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Nessuna visita in programma, per ora, per la cerimonia di apertura della Capitale della cultura: il Quirinale attende la data delle regionali anche per valutare eventuali questioni di opportunità, causa silenzio elettorale

POTENZA – L’inaugurazione dell’anno di Matera Capitale europea della cultura resta fuori, almeno per ora, dall’agenda del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
E’ quanto rivelato al Quotidiano del Sud da fonti del Quirinale, contattate per avere dettagli sulla partecipazione di Mattarella alle celebrazioni.

> IL RISCHIO INGORGO PER L’INTRECCIO CON LE ELEZIONI

Dal Colle hanno rinviato alle prossime settimane anche le valutazioni del caso sulla possibile concomitanza dell’appuntamento del 19 gennaio con la giornata di silenzio elettorale delle consultazioni per il rinnovo del parlamentino lucano. Col rischio di un superspot per l’amministrazione regionale uscente, che considera Matera2019 come il fiore all’occhiello di 5 anni di governo. Al di là della presenza o meno in prima fila del governatore Marcello Pittella, tuttora sospeso e sottoposto al divieto di dimora nel capoluogo per le accuse sui concorsi truccati nella Sanità.
Al momento, infatti, quello di portare i cittadini al voto il giorno dopo, domenica 20 gennaio, resta soltanto un orientamento dell’attuale maggioranza in Regione. Ma la governatrice facente funzioni, Flavia Franconi, avrà tempo fino a metà novembre per prendere la decisione definitiva optando tra le ultime date disponibili: 13 e 20 gennaio (per domenica 23 dicembre il termine per l’indizione dei comizi scade all’inizio della prossima settimane). A meno di un decreto del governo che consenta di arrivare più in là, magari al 10 febbraio (quando si voterà anche in Abruzzo). Dato che per farlo servirebbe una deroga alla norma per cui le elezioni regionali vanno indette non più tardi della domenica dopo la scadenza del sessantesimo giorno dalla data delle ultime consultazioni, quelle del 17/18 novembre 2013.
Ad annunciare la presenza di Mattarella alle celebrazioni di Matera2019, nei giorni scorsi, era stata la stessa Franconi, in un comunicato pubblicato sul portale della Regione Basilicata all’indomani di un incontro con i prefetti di Potenza e di Matera sull’organizzazione delle prossime elezioni regionali.
In quella sede s’era parlato anche della possibilità che la data del voto ricadesse 24 ore dopo l’inaugurazione dell’anno di Matera Capitale europea della cultura, e il prefetto della città dei Sassi Antonella Bellomo aveva sottolineato di aver già portato «ai tavoli organizzativi» il «grave disagio» a cui andrebbe incontro la macchina della sicurezza. Fermo restando il rispetto per una decisione che «è politica e spetta alla Regione».

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Nei giorni scorsi contro la scelta della data del 20 gennaio s’è schierato compatto il centrodestra, aggiungendo alle considerazioni sull’«impossibilità di rispettare la par conditio» di fronte evento come l’inaugurazione di Matera2019, quelle su una campagna elettorale che rischia di essere distratta dalle festività natalizie.
Diverse, però, le idee su una data alternativa. Col coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, che vedrebbe meglio il 10 febbraio, proprio per favorire lo svolgimento della campagna elettorale lontano da cenoni e panettoni. Mentre il segretario della Lega Basilicata, Antonio Cappiello, riterrebbe più utile votare il 13 gennaio, per poter sgombrare Matera dai cartelloni elettorali e permettere la presenza alla cerimonia di apertura della Capitale europea della cultura del governatore eletto.

 

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