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E’ arrivata l’ufficialità della convocazione del cavaliere materano: gareggerà in Brasile in sella a Caspar 232 nel salto ad ostacoli

di ANTONIO MUTASCI

MATERA – Finalmente è arrivata l’ufficialità. La Basilicata sarà rappresentata da Emanuele Gaudiano alle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Il cavaliere materano, agente scelto del Corpo Forestale dello Stato, gareggerà nell’equitazione, nella specialità salto ad ostacoli in sella a Caspar 232.
La conferma è giunta ieri con l’ufficializzazione dell’organico azzurro.
L’Italia degli sport equestri è quindi “pronta a volare”. Tecnici e team manager azzurri delle tre discipline olimpiche hanno scelto i nomi, infatti, dei sei azzurri che tra 17 giorni esatti scenderanno in campo per difendere i colori dell’Italia nelle prossime Olimpiadi di Rio de Janeiro. Parteciperanno nella specialità “Completo” (squadra) i seguenti cavalieri: App. Sc. Stefano Brecciaroli su Apollo Vd Wendi Kurt Hoeve; Luca Roman su Castlewoods Jake; Pietro Roman su Barraduff; Arianna Schivo su Quefira de l’Ormeau; riserva: Giovanni Ugolotti su Oplitas.
Per la specialità “salto ad ostacoli) (individuale) ci sarà, come detto, l’agente scelto Emanuele Gaudiano su Caspar 232; riserva: Piergiorgio Bucci su Casallo Z.
Per la categoria “Dressage” (individuale): appuntato Valentina Truppa su Chablis, riserva: Micol Rustignoli su Corallo Nero.
«Le tre discipline olimpiche degli sport equestri italiani – ha dichiarato il presidente FISE Vittorio Orlandi – di nuovo insieme ai Giochi Olimpici dopo sedici anni. Un’impresa che non avveniva dall’appuntamento australiano di Sydney nel 2000. È frutto, senz’altro, dell’impegno e della costanza dei cavalieri e delle amazzoni che al termine di un difficile e impegnativo iter di qualifica sono riusciti a raggiungere un primo fondamentale traguardo. Le Olimpiadi rappresentano sempre il più importante obiettivo di ogni Federazione e sono sicuro che i nostri binomi si impegneranno al massimo per tenere fede al “mandato” che l’Italia degli sport equestri oggi ha conferito loro. Sono tutti motivati e pronti per affrontare una sfida così importante. Dispiace per Vittoria Panizzon e Borough Pennyz, che all’ultimo hanno dovuto rinunciare alla possibilità di essere convocati. A loro giungano i più fervidi auguri di pronta guarigione.
Adesso – ha concluso il numero uno della Fise – tutti concentrati sull’appuntamento a cinque cerchi che terrà impegnati addetti ai lavori e appassionati per un intero mese all’insegna dello sport ai massimi livelli».

IL PRIMO FI SABIA NEL 1984 Per due volte Donato Sabia, potentino specialista degli 800 metri, è stato finalista alle Olimpiadi. E’ accaduto nel 1984 a Los Angeles, quando chiuse con un brillantissimo quinto posto, e quattro anni più tardi a Seoul, quando finì la sua corsa al settimo posto. Sabia, proprio come Gaudiano nell’equitazione, conquistò la convocazione con la maglia della nazionale azzurra di atletica a suon di risultati. 

E’ stato fino al 5 febbraio 2013 detentore della migliore prestazione mondiale di sempre sulla non ufficiale e poco praticata distanza dei 500 metri, con 1’00″08, stabilita il 26 maggio 1984.
E il 1984 è uno degli anni in cui ha ottenuto le migliori performance, laureandosi campione europeo assoluto indoor m. 800; campione italiano assoluto indoor m. 400; primatista mondiale m. 600 indoor; primatista mondiale m. 500; campione italiano assoluto m. 400 e m. 800.
Conclusa la carriera agonistica è stato anche un ottimo tecnico e alle Olimpiadi ci è andato per una terza volta nel 2000 a Sydney come responsabile tecnico della nazionale di Malta. Con 1:43:88 vanta la terza miglior posizione italiana di tutti i tempi sugli 800.

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