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ROMA – «Nessuno deve impedirci di sognare. Stiamo lavorando bene per cercare di stupire». Antonio Conte non fissa traguardi da tagliare ma assicura massimo impegno da parte della spedizione azzurra in Francia per Euro 2016. Il ct dell’Italia ha fatto le sue scelte e deciso i 23 calciatori che proveranno a far durare il più a lungo possibile l’avventura della Nazionale nel campionato continentale. Scorrendo la lista dei convocati la sorpresa più grande riguarda l’esclusione di Jorginho. Il regista del Napoli è stato infatti “tagliato” assieme a Bonaventura, mentre faranno parte del gruppo sia Bernardeschi sia Sturaro. I registi saranno quindi De Rossi e Thiago Motta, che sulle spalle porterà il numero più “pesante”, il 10. In difesa invece spazio a Ogbonna, preferito ad Astori e Rugani (quest’ultimo inserito tra le riserve assieme ai torinesi Zappacosta e Benassi che lavoreranno con la squadra perché, in caso di infortunio fino a 24 ore prima della gara inaugurale col Belgio, si può procedere a una sostituzione), che va a completare il blocco juventino capitanato da Buffon. L’attacco avrà cinque frecce al suo arco: Eder, Immobile, Pellè, Zaza e Insigne. Il bernaldese Simone è l’unico lucano nella pattuglia di Euro 2016.

La squadra si è radunata a Roma (tiepido l’abbraccio dei tifosi con una trentina di sostenitori a caccia di selfie e autografi) per poi trasferirsi in serata in treno a Firenze per cominciare il ritiro di Coverciano. L’ultimo test prima di cominciare a fare sul serio sarà lunedì prossimo allo stadio Bentegodi di Verona contro la Finlandia. «Le scelte sono state fatte – le parole di Conte durante la trasmissione di RaiUno “Sogno azzurro” – abbiamo riflettuto tanto e per me sono i migliori. Ho le idee ben precise, vedremo un’Italia che cercherà di giocarsela senza rimpianti. Ho scelto chi mi ha dato maggiori garanzie, e ringrazio chi non è qui con noi. Il numero 10 a Thiago Motta? E’ giusto per quello che ha fatto in passato e continua a fare».

«Stiamo lavorando bene, cercando di creare qualcosa di bello per cercare di stupire e rendere orgogliosi gli italiani – la promessa del ct -. L’Europeo non si vince da 1968 e questo fa capire di gran lunga la difficoltà che abbiamo di far nostra questa competizione. Cerchiamo di stare coi piedi per terra, un passettino alla volta cercando di passare il girone di qualificazione e vedremo poi cosa ci aspetterà il futuro». Un basso profilo che però non impedisce al ct di credere in qualcosa di più grande: «Il sogno deve sempre far parte della nostra vita, sognare ti dà quello stimolo per raggiungere un obiettivo che oggi magari può essere solo sognato. Io penso che nessuno deve impedirci di sognare, altrimenti sarebbe la morte».

«Sappiamo che abbiamo una grande responsabilità – le parole di Buffon nel corso di “Sogno Azzurro” -, rappresentiamo il nostro Pese che quando si tratta di calcio si riscalda. Abbiamo vinto quattro Mondiali e siamo quindi una squadra di riferimento – ha aggiunto il numero uno azzurro – non stiamo vivendo il nostro miglior momento, ma magari proprio in queste occasioni si riesce a emergere e sorprendere». Insomma, come sottolineato anche dal presidente federale Carlo Tavecchio, l’Italia si avvicina all’impegno europeo «a fari spenti», ma senza dimenticare il proprio valore, ben visibile sulla casacca azzurra dove campeggiano 4 stelle. «Non si può pensare che possiamo sempre vincere ma siamo una potenza calcistica – ha ricordato il n.1 della Figc – faremo del nostro meglio con la frase che dice sempre Antonio Conte: sacrificio e unione». Mix si spera vincente per la spedizione azzurra che sbarcherà a Montpellier il prossimo 8 giugno.

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