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CON riferimento al primo incontro del tavolo di centro sinistra, svoltosi il 3 agosto presso la sede regionale del Partito democratico, come forze ambientaliste e della sinistra che partecipano al tavolo, vorremmo provare a porre alla discussione alcuni punti che, a nostro avviso, potrebbero aiutare a chiarire e forse anche arricchire la proposta complessiva.  Lo facciamo partendo dalla condivisione dello strumento delle primarie per la scelta della/del candidato presidente delle prossime elezioni regionali. Esse possono rappresentareuno strumento utile innanzitutto a riavvicinare la cittadinanza alla politica e alle sue scelte, sottraendo così alle sole segreterie e/o ai soli apparati di partito la scelta di chi poi rappresenterà migliaia di cittadi.  Ciò premesso, riteniamo anche utile precisare alcuni punti – pochi per la verità – che assumono carattere propedeutico all’approvazione di quelle regole che gli amici e i compagni del Pd, ci chiedono di condividere.  Innanzitutto riteniamo necessario individuare quali sono i confini della coalizione che indìce le primarie. È inimmaginabile istituire delle primarie di coalizione finalizzate alla individuazione del candidato che guiderà la coalizione medesima, senza conoscerne prima i confini: tanto per identificarne lo spazio politico e programmatico, quanto per superare quei paradigmi delle “geografie variabili” e delle “porte girevoli” che troppo spesso hanno presidiato alla tattica della maggioranza che ha governato la regione.  Il secondo punto che vogliamo proporre prova a chiarire il quadro politico in cui le future elezioni si svolgono, non potendo nasconderci che, per la prima volta in Basilicata siamo di fronte alle dimissioni del governatore e allo scioglimento anticipato del consiglio. Prima di affrontare le primarie non possiamo non sciogliere e superare i nodi che la crisihanno prodotto, dotandoci così di una proposta politica e programmatica precisa che, nel rifondare il centrosinistra, ponga:

• il recupero dello spirito progressista e modernizzatore che ne aveva segnato gli albori, ri-tematizzando, politicamente, quelle che riteniamo essere grandi e non superate contraddizioni nelle scelte strategiche che si intendono assumere;

• il tema della sobrietà amministrativa che passa, necessariamente, attraverso una profonda riforma amministrativa che ponga a se stessa il tema della razionalizzazione e della efficacia e restituisca autonomia piena alle diverse funzioni;

• la centralità della questione morale come questione politica e che, in tutte le sue articolazioni, non può che passare anche attraverso la questione del cambiamento e del rinnovamento della politica. 

Il rinnovamento della politica – che non è solo rinnovamento delle classi dirigenti –deve diventare anche il viatico verso una declinazione positiva della profonda crisi della politica e che si è fatta, nel tempo, crisi del rapporto di fiducia tra governati e governanti. Ed è nel tentativo del recupero di tale rapporto di fiducia che, rimanendo nel solco profondo del garantismo, riteniamo non aggirabile un alto senso etico nella elaborazione delle candidature.  Solo un centro sinistra che sappia farsi interprete della domanda di radicale cambiamento e rinnovamento che emerge dai gangli delle drammaticità economiche e sociali delle lucane e dei lucani potrà garantire quella fiducia necessaria ad uscire dalle sacche desertiche in cui siamo collocati. 

Pino BRINDISI – Verdi Basilicata   

Nicola MAGNELLA – Prc Basilicata   

Maria MURANTE  – SeL Basilicata

Livio VALVANO – Psi Basil

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