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POTENZA – La crisi c’è, questo è un dato innegabile. C’è e si sta portando via tanti posti di lavoro. «E offenderei l’intelligenza delle persone se dicessi che la Regione potrà trovare lavoro per tutti. Non è così. Ma chi amministra ha anche il dovere di programmare e creare gli strumenti per affrontare il futuro».

Gli «strumenti per affrontare il futuro» sono quelli presentati ieri mattina nella Sala Verrastro della Regione Basilicata:  rimodulando le risorse residue del Po Fse, la giunta regionale utilizzerà 29 milioni di euro per nuove politiche attive sul lavoro.

Circa 16 milioni sono destinati alla creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani e per chi ha perso il lavoro in questi anni, cinque milioni andranno allo scorrimento della graduatoria della “Sperimentazione per l’apprendistato professionalizzante” e 1,5 milioni per gli “Incentivi fiscali per l’assunzione di lavoratori svantaggiati in Basilicata”.

Il “pacchetto” di iniziative è stato presentato dagli assessori regionali alla Formazione e alle Attività produttive, Roberto Falotico e Marcello Pittella.

«Il tempo che viviamo – dice Falotico – non è più lo stesso di Verrastro, a cui quest’aula è intitolata. Allora si veniva fuori da una grande povertà, ma c’era un grande potenziale di crescita. Ora attorno si avverte una grande depressione. E non crediate che per noi amministratori sia diverso: anche noi siamo padri di famiglia, abbiamo figli che vivono i problemi di tutti i giovani, dalla disoccupazione al precariato. Ed è anche per questo che sentiamo fino all’ultimo il dovere di fare qualcosa. E badate che non è per questioni elettorali: non sappiamo ancora neppure chi tra noi si candiderà».

Tra le varie misure: è previsto anche un avviso pubblico sull’Automotive, per la formazione continua dei lavoratori (1,2 milioni che si aggiungono ai 1,1 milioni della legge 236 del 1993), incentivi per l’assunzione di lavoratori svantaggiati (1,1milioni) e un sostegno al lavoro femminile (511 mila euro).

L’avviso pubblico “Un ponte per l’occupazione” ha una dotazione finanziaria di 4,1 milioni di euro; un milione è stato stanziato per la “valorizzazione e il recupero degli antichi mestieri”, quattro milioni per i sussidi all’occupazione, 1,7 milioni per interventi a sostegno dei disabili, due milioni per la ricerca e l’alta formazione e 4,3 per i tirocini curricolari per i precari della scuola.

E i risultati si dovrebbero vedere subito: le misure, hanno spiegato i due assessori, «sono destinate a creare posti di lavoro già dal 2014, perchè la crisi in atto ha bisogno di interventi immediati in grado di favorire la ripresa».

Dai diversi interventi è previsto un incremento di posti di lavoro di almeno un migliaio di unità (tra assunzioni, inserimenti lavorativi, formazione e scorrimenti di graduatoria).

«E’ nostro dovere lavorare fino all’ultimo giorno di questa legislatura, nell’ansia di fare in poco tempo tutto quanto è possibile per mettere a frutto le azioni di programmazione passate e presenti. Stiamo, perciò, lavorando per fare in modo che ogni intervento sia realizzato il prima possibile senza sovrapposizioni o lungaggini burocratiche».

«La manovra da oltre 29 milioni di euro – ha spiegato Falotico – prevede una serie di azioni per la formazione nei settori strategici per l’economia della Basilicata o per quelli che possono rappresentare nel futuro occasioni di crescita e di lavoro. Ciò in linea con un’idea di formazione che è quella che sottende il Repertorio dei profili professionali della Basilicata: non una formazione fine a se stessa ma in sintonia con le esigenze del mercato del lavoro lucano. Il mio ringraziamento va alle parti sindacali, datoriali e professionali per l’alto contributo offerto in termini qualitativi che ci hanno consentito di varare gli interventi. Come governo regionale andremo avanti affinché si possano raggiungere i risultati prefissi nel minor tempo possibile».

«Abbiamo attinto a tutte le risorse ancora disponibili – ha ribadito Pittella –  per reperire fino all’ultimo centesimo utile per investirlo nel lavoro: quella parola che oggi è diventata sinonimo di futuro».

«Abbiamo destinato questi fondi alla ricerca, alla formazione e allo scorrimento di graduatorie – ha aggiunto Pittella – convinti come siamo che solo sostenendo il sistema economico-sociale riusciremo a superare questa crisi di dimensioni mondiali che non ha risparmiato nessuno. Gli interventi  puntano a creare le condizioni per accompagnare e sostenere i processi di crescita occupazionale e allo stesso tempo mirando alla realizzazione di un’economia della conoscenza, in linea con le indicazioni strategiche europee. L’azione programmatoria si delinea lungo gli assi della sperimentazione e dell’innovazione, recuperando e valorizzando le buone pratiche messe in campo dall’azione regionale. Una serie di interventi mirati e strategici – ha concluso il vicepresidente della giunta – perché il lavoro possa tornare ad essere un obiettivo e non un’utopia».

Su queste misure è intervenuto poi il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo: «Se alla politica sta il compito di creare le condizioni e all’imprenditoria di approfittarne, metà del lavoro è fatto per nuove importanti opportunità di lavoro. Uscire dalla crisi – ha aggiunto – non è un’impresa che chiama a responsabilità solo la politica ma l’intera classe dirigente lucana. Sappiamo che le misure messe in campo produrranno occupazione certa per centinaia e centinaia di unità, ma ci aspettiamo che l’intraprendenza degli operatori economici e dei singoli possa accrescere questo risultato, sia in termini numerici che di stabilità, anche in considerazione della ripresa che inizia a far sentire i propri effetti. Per questo – ha concluso – pur in presenza di un’ampia base di numeri certi, ci sforziamo di richiamare l’attenzione non su un risultato ma su un’opportunità».

E l’invito degli assessori Falotico e Pittella è uno solo: partecipate, lasciarsi prendere dallo sconforto al momento è l’unica opzione da scartare.

a.giacummo@luedi.it


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