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di DONATO PAOLO SALVATORE*
GENTILE  Direttore ,
ho particolarmente apprezzato le considerazioni che esprime nel suo editoriale. Le considero di particolare efficacia e soprattutto di grande chiarezza politica. Quando ci si rifugia dietro regole e codicilli , questo vale nella vita dei partiti , vale nelle relazioni fra partiti , la politica e’ andata a nascondersi ed e’ incapace di svolgere la sua funzione. Quando ci si affida alla sola magistratura ed alle sue decisioni per favorire un necessario e radicale rinnovamento della classe dirigente la politica abdica al suo ruolo e perde di autorevolezza . Tutto questo, si badi bene, riguarda tutti, nessuno escluso, compreso chi pensa  oggi ricavarne un vantaggio elettorale. 
Se poi si utilizzano congiuntamente regole e funzioni esercitate da organi inquirenti per dirimere e risolvere le pur necessarie mediazioni per costruire il nuovo quadro di governo siamo alla frutta.  E’ fallito un modello e si e’ chiusa una stagione politica e di governo in Basilicata, questo e’ il punto politico vero. Non una parola sul declino mesto di una esperienza politica apertasi con tante speranze a metà degli anni ’90 e sulla deriva attuale di una Regione che reclama un governo autorevole in grado di farla  uscire dalla attuale palude delle sole alleanze politiche per ricostruirne il    tessuto connettivo sociale ed economico oggi a brandelli,  dando vita ad una nuova stagione di entusiasmo ed aspettative , indicando una rotta fatta non di slogan ma di obbiettivi .  
Rimborsopoli e’ la degenerazione drammatica nell’assenza di regole certe sull’uso della risorsa pubblica ed a questo siamo chiamati a rispondere, ma nessuno dice che votare ancora con il listino rappresenta un autentico furto di democrazia. E tutto questo magari,  calpestando la propria storia e propria memoria , avviene con la compiacenza e la complicita’ di terzi  “sollecitati” ad assumere le funzioni che aveva il  maresciallo Petain durante la Repubblica di Vichy e il suo collaborazionismo becero e vigliacco verso le le truppe occupanti. Mi auguro come Lei che il Pd risolva rapidamente il tema che riguarda natura , funzione e profilo politico , e da truppa occupante si trasformi in truppa di liberazione. In quel caso e solo in quel caso potrà avere  dalla sua parte anche la “Resistenza”.   
*Psi

Gentile direttore, 

 

ho particolarmente apprezzato le considerazioni che esprime nel suo editoriale. Le considero di particolare efficacia e soprattutto di grande chiarezza politica. 

Quando ci si rifugia dietro regole e codicilli , questo vale nella vita dei partiti , vale nelle relazioni fra partiti , la politica e’ andata a nascondersi ed e’ incapace di svolgere la sua funzione. Quando ci si affida alla sola magistratura ed alle sue decisioni per favorire un necessario e radicale rinnovamento della classe dirigente la politica abdica al suo ruolo e perde di autorevolezza . Tutto questo, si badi bene, riguarda tutti, nessuno escluso, compreso chi pensa  oggi ricavarne un vantaggio elettorale. 

Se poi si utilizzano congiuntamente regole e funzioni esercitate da organi inquirenti per dirimere e risolvere le pur necessarie mediazioni per costruire il nuovo quadro di governo siamo alla frutta.  

E’ fallito un modello e si e’ chiusa una stagione politica e di governo in Basilicata, questo e’ il punto politico vero. 

Non una parola sul declino mesto di una esperienza politica apertasi con tante speranze a metà degli anni ’90 e sulla deriva attuale di una Regione che reclama un governo autorevole in grado di farla  uscire dalla attuale palude delle sole alleanze politiche per ricostruirne il    tessuto connettivo sociale ed economico oggi a brandelli,  dando vita ad una nuova stagione di entusiasmo ed aspettative , indicando una rotta fatta non di slogan ma di obbiettivi .  

Rimborsopoli e’ la degenerazione drammatica nell’assenza di regole certe sull’uso della risorsa pubblica ed a questo siamo chiamati a rispondere, ma nessuno dice che votare ancora con il listino rappresenta un autentico furto di democrazia. 

E tutto questo magari,  calpestando la propria storia e propria memoria , avviene con la compiacenza e la complicita’ di terzi  “sollecitati” ad assumere le funzioni che aveva il  maresciallo Petain durante la Repubblica di Vichy e il suo collaborazionismo becero e vigliacco verso le le truppe occupanti. 

Mi auguro come Lei che il Pd risolva rapidamente il tema che riguarda natura , funzione e profilo politico , e da truppa occupante si trasformi in truppa di liberazione. In quel caso e solo in quel caso potrà avere  dalla sua parte anche la “Resistenza”.   

*Psi

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