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LA coraggiosa scelta del presidente Monti di salire in campo autonomamente e fuori dagli schemi di alleanza tradizionali, ha permesso a noi tutti la possibilità di agire e di occupare un’area moderata liberal-popolare capace di intraprendere un percorso di rinnovamento e di riformismo politico-istituzionale. Grazie a quella scelta e all’alleanza con altre forze moderate, è stato possibile eleggere un nostro autorevole rappresentante al Senato della Repubblica e a dare voce a un numero consistente di concittadini che credono nel cambiamento e nella possibilità di disarticolare un inutile quanto effimero bipolarismo Pd-Pdl. Il nostro senatore e il nostro rappresentante regionale hanno lucidamente interpretato questa linea di dignitosa autonomia di un Centro non subalterno ma protagonista.

Su questa linea di dignitosa indipendenza dai due grandi schieramenti, abbiamo ritrovato il piacere di fare politica, abbiamo ritrovato tanti amici desiderosi di dare un contributo perché convinti della bontà di tale posizione e possibilità di cambiamento della politica regionale. Questo fermo e deciso punto strategico, sostanziato anche da diversi interventi sulla stampa,  ha successivamente permesso al nostro coordinatore regionale, al segretario provinciale di Potenza, di far uscire  Scelta Civica dal guado e di mettersi alla testa di un cartello di moderati e di movimenti civici con la concreta possibilità di rappresentare una reale alternativa ai due blocchi consunti e logorati da lotte intestine e, cosa ancor più grave, senza una prospettiva concreta di governo per la Basilicata che verrà.

Sc è nata per dare una speranza di reale cambiamento e per tentare di condurre la Basilicata fuori dalle secche della condizionabilità e dipendenza dalle lobby politico-affaristiche. La nostra linearità di azione e di comportamento nell’interpretare la politica in maniera innovativa, magari anche sacrificando postazioni e possibilità di carriera, sono la concreta testimonianza dell’affidabilità di un progetto che segna l’inizio di una politica nuova che non cede alle lusinghe del potere ma che dignitosamente interpreta e risponde alle esigenze vere della comunità.

La nostra è innanzitutto una sfida che riguarda la dignità e l’onorabilità della politica, duramente compromessa da chi in questi anni ha avuto responsabilità di governo, che Sc deve farsi carico di garantire e veicolare come specificità e nostro codice identificativo.  Pertanto, in vista delle imminenti competizioni regionali, credo noi non si possa prescindere da tutto questo, ovvero dalla possibilità di trarre l’utile indicazione fornita dal buon risultato delle ultime elezioni politiche e, coraggiosamente, proseguire anche in Basilicata su un nuovo cammino autonomista e federalista presentandosi con queste valide caratteristiche al giudizio degli elettori.

 

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