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POTENZA – C’era un grande assente alla riunione super riservata del movimento politico che si sta creando attorno agli imprenditori potentini Paolo Patrone, Maurizio De Fino e il direttore generale dell’Agenzia di promozione per i territorio, Gianpiero Perri. L’ex presidente di Confindustria, Pasquale Carrano, uno dei fondatori dell’associazione che per adesso si chiama “Unione dei lucani”, alla fine non si è presentato all’incontro. “Assente giustificato” per impegni personali, è la versione ufficiale. Ma è chiaro che la diserzione del patron della Smart Paper è da collegare al quel un segnale che sarebbe dovuto arrivare dal Partito democratico, dove si è ragionato a lungo sulla possibilità di scegliere lui come candidato esterno unitario per la corsa alla presidenza della regione.

E anche se le sue quotazioni, dopo l’iniziale entusiasmo, sarebbero ormai in discesa, la mancata partecipazione al vertice del movimento suggerisce che la partita è ancora tutta aperta. Ma il progetto di un partito regionalista annunciato qualche mese fa dal direttore dell’Apt sarebbe pronto ada andare avanti. E la riunione dello scorso mercoledì è servita proprio a rinserrare le fila. Con o senza Pasquale Carrano.

E il prossimo appuntamento è fissato per il sei settembre ad Acerenza: un incontro allargato al quale prenderanno parte non solo i nomi già noti che hanno aderito al movimento (molti anche materani, tra cui l’imprenditore Angelo Tosto e l’ex presidente della fondazione Zetema ed ex assessore comunale, Raffaello De Ruggieri) ma anche coloro che in queste settimane hanno mostrato interesse per il progetto. Tra cui anche alcuni amministratori, a partire proprio dal sindaco di Acerenza, Rossella Quinto. Una lista ancora non c’è, così come nessuna indiscrezione circola sul nome del candidato presidente. Lo stesso Perri, almeno fino a ora, avrebbe escluso la possibilità di correre da governatore. La linea rimane quella annunciata da tempo: un partito regionalista senza colore politico, alternativo tanto al centrodestra quanto al centrosinistra. E anche se sono ancora molti a sospettare che quella in corso sia un’operazione fotocopia di quei “Centi passi” che nel 2010 portarono alla nomina di Attilio Martorano come assessore esterne, almeno per ora i fondatori sembrano voler andare fino in fondo.  Le buone intenzioni ci sono. L’obiettivo rimane quello di correre alle prossime regionali con un movimento popolare in grado di rappresentare una valida alternativa alla classe dirigente che ha consegnato la Basilicata in questo stato. Un movimento a cui guardano con interesse anche i centristi che fino a ora non sono riusciti a chiudere accordi con il Pdl. Ma in questa direzione, almeno fino a questo momento, non ci sarebbero molte interlocuzioni. Gli occhi rimangono puntati sulle dinamiche che alla fine prevarranno in casa dei democratici. A partire dall’evoluzione della possibile candidatura di Pasquale Carrano. Anche se – con o senza l’ex presidente di Confindustria – il movimento politica non sembra essere intenzionato a tirarsi indietro dalla competizione elettorale.

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