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L’ULTIMA festa dei Giovani Democratici tenutasi a Potenza meriterebbe di entrare nella ricerca sociologica di Robert Putnam. Non basta la crisi generale, il vivere ai margini della società  e fuori dalla costituzione, ergo cosa serve ai Giovani Democratici per alzare la testa? Ho letto di un ragazzo, meglio dire uomo, che ha chiesto a Speranza un giudizio sul governo De Filippo, liquidato con sufficienza, nessuno ha osato ledere la maestà dei sovrani presenti. Forse ai giovani democrat lucani hanno intorpidito gli animi, ma qualcosa forse andava chiesto. 

Non so, a naso, 25mila giovani emigrati nell’ultimo decennio, un’università regionale che pur se finanziata cospicuamente attira un lucano su 10, o semplicemente chiedere qual è la vostra ragion d’essere in un partito che non vi calcola. Non che a destra si viva meglio, per carità, si sa che i geronti son tutti uguali. Tuttavia voi giovani democrat avete un vice-ministro, un presidente di regione, un capogruppo alla camera, e cavolo se ne avevate di domande da fare. 

Dal petrolio alla mancanza di uno statuto regionale, dalla minaccia renziana alla convivenza governativa col Pdl, ed invece passeggiate e parate come sempre nel costume lucano, passa il re e si guarda per terra. E pensare che De Filippo quando suonava la tastiera acquistata tosando le pecore, dato biografico non derisorio, intervenne in un incontro politico criticando addirittura un epigono come Decio Scardaccione. Oggi, i giovani democrat lucani, non riescono addirittura a intavolare una discussione con Speranza, che ignaro dei dati macroeconomici che ci collocano ai livelli dei paesi balcanici nonostante le nostre ricchezze, invoca la discontinuità, di chi? O meglio, di cosa? Di chi fa politica perché unto dal signore? Ricordo ai giovani democrat, di cui penso gran parte cattolici, le parole non di un politico, né di uno statista, ma di un pontefice, l’attuale che in diverse circostanze ha detto testualmente: – giovani mettete in gioco la vita per grandi ideali ( penso che nessun papello del Pd ve lo abbia mai detto ); – la fede non ammette compromessi ( come l’etica in politica ); – la Chiesa ha bisogno non di cristiani da salotto ma di gente disposta a sporcarsi le scarpe ( quanto servirebbe anche in politica ); – abbiate la forza di andare controcorrente ( proprio quello che voi giovani Pd avete fatto durante la vostra festa ). Se un domani ci dovessimo ritrovare tutti con la metà del salario dei nostri genitori non diciamo solo che è colpa dei vecchi, ricordiamoci che quando abbiamo avuto l’occasione per cacciare gli attributi non sempre l’abbiamo fatto. Una gioventù senza rabbia e sete di verità, che gioventù è? Quella senza Speranza.

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