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MATERA ancora all’asciutto. Non riesce ad esprimere un candidato unitario ed è costretta, nella gran parte, a ripiegarsi su candidature altrui.

Una storia che conferma una fragilità politica e territoriale di cui i materani si stanno oramai quasi rassegnando.

Sconfitta dalle lotte intestine nel Pd con i suoi principali esponenti politici costretti a fare da sostenitori di lusso, in gergo calcistico si direbbe rincalzi, ai grandi protagonisti della politica regionale.

E’ finita così con un riequilibrio territoriale che ha trovato una diversa sintesi e laddove non è riuscito Adduce, ha potuto, almeno così pare dalle ultime indiscrezioni, Piero Lacorazza.

Colpa tra l’altro degli stessi big materani incapaci di prendere una posizione comune e oramai proiettati in mille direzioni diverse. Una geografia che è cambiata ed è ancora destinata a cambiare. L’area democratica dei cosiddetti antezziani decisamente schierata con Marcello Pittella, per alcuni addirittura causa indiretta dello stop ad Adduce, i chiurazziani nel centro dello schieramento avicini al presidente uscente Vito De Filippo, la maggioranza cittadina che fa riferimento al sindaco Adduce pronta a sostenere Piero Lacorazza.

Non mancano sostegni e presenze anche al fianco di Erminio Restaino mentre Enzo Santochirico pare essere parte del grande accordo di queste ultime ore.

Ma l’impressione resta la stessa Matera nel Pd fa vita di retroguardia e l’illusione di riportarla in primo piano scegliendone il primo cittadino come candidato presidente è ben presto caduta nel dimenticatoio. Non che sarebbe bastato o avrebbe risolto tutti i mali ma sarebbe stato un messaggio vero anche rispetto alla candidatura a capitale della cultura, un impegno e un sogno condiviso a livello istituzionale da tutta la regione, almeno stando alle parole di questi mesi. In realtà però atti e comportamenti sono andati via diversamente, in un’altra direzione. Niente messaggio mediatico anche in coincidenza con la presentazione del dossier di candidatura, niente scommessa totale e investimento su Matera per la Basilicata del futuro. La vita di retroguardia a cui la città si sente da troppo tempo condannata continua e non pare esserci un messaggio diverso che arriva dal Pd e dal centrosinistra regionale che governa da tempo questa regione.

Dove Adduce non arriva, riesce Lacorazza per motivi che probabilmente vanno anche al di là del gioco di campanile. Anzi certamente è così, ma il dubbio rimane e la sostanza non cambia.

Matera avrà un ruolo centrale in questa campagna elettorale per le primarie?

La delusione a livello materano c’è, è inutile negarlo. L’intuizione anticipata proprio da queste colonne di una possibile candidatura Adduce che è cresciuta con il passare del tempo ed ha sfiorato quell’unitarietà tanto auspicata si è rivelata azzeccata almeno nella sua genesi politica. Anche se bruciata dalle difficoltà, dalle lotte, dalle incertezze e da una realtà di fondo che da tempo appare evidente e cioè che non tutti volevano davvero una mediazione all’interno del Pd.. Tantomeno, è il caso di aggiungere con malizia, se quella mediazione portava al sindaco di Matera.

Oggi tutto questo è evidente. E la mediazione arriva parziale e su una latitudine, anche territoriale diversa.

Una scelta che sotto molti aspetti si annuncia l’unica possibile in questo momento e con la necessità di arrivare ad uno scontro attraverso le primarie che però eviti di dilaniare in mille rivoli il partito. L’impressione chiara e netta rimane ancora una volta la stessa, cioè che da Matera determinate decisioni non partono ed al massimo si trovano a passare perchè vengono spesso prese altrove.

Il Pd lucano continua a trovarsi impegnato in mille difficoltà politiche e l’ultimo dei pensieri diventa quindi quello territoriale.

Non necessariamente un male. Ma certo un segnale evidente di un equilibrio che non riesce a cambiare e di un’illusione che ha fatto il giro della città lunedì per tutto il pomeriggio. Hanno scelto, hanno scelto, c’è la decisione. Niente di tutto questo, Era uno scherzo. Una beffa. Non tanto e non solo per Adduce. 

p.quarto@luedi.it

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