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«NON È stata una sconfitta del Pd di Matera». Lo vuole ribadire a pieno titolo il segretario cittadino Cosimo Muscaridola. Lo stop ad Adduce è sembrato ancora una volta un passaggio politico a vuoto e un piccolo dazio da pagare, ancora una volta, a livello territoriale.

Già perchè quella che sembrava essere una soluzione già pronta, è diventata all’improvviso assolutamente impossibile da realizzare e ieri invece quando lo scontro e lo strappo, il tutti contro tutti, sembrava inevitabile è arrivata una sintesi ma diversa da quella iniziale.

Muscaridola spiega i diversi passaggi e non vede in alcun modo un cambio di rotta: «devo sottolineare che non c’è stato alcun discorso di ordine campanilistico o territorio.

Anzi i principali sponsor, se così si può dire, della candidatura Adduce sono stati proprio molti esponenti potentini. In realtà se qualcosa non è andato in quella direzione è perchè all’interno del partito materano sono stati creati degli ostacoli che hanno portato a far naufragare la candidatura. Ma non credo che si possa comunque parlare di una sconfitta». 

Gli ostacoli interni che non vengono nominati da Muscaridola fanno riferimento, probabilmente, ad una posizione non convinta e certo non di sostegno dell’area Antezza al sindaco Adduce. Del resto l’incrinatura del rapporto su base comunale non poteva che avere logiche conseguenze anche in altre sedi e vedrà, probabilmente, ancor oggi l’Antezza a sostegno della candidatura Pittella ed in dissonanza con la gran parte del Partito del materano.

Insiste il segretario cittadino nella sua disamina: «Adduce non poteva essere il candidato di una parte e scendere in questo tipo di scontro per le primarie che si sta avendo ora. L’idea era solo quella di un candidato unitario che potesse portare con sè l’intero partito, a un certo punto sembrava quasi passata ma non è andata così. Non c’erano altre condizioni, Adduce non avrebbe mai potuto correre in una situazione diversa e con il partito che andava su più posizioni». Ancora fino a mercoledì mattina c’è stata una piccola speranza di ricomporre la situazione ma inevitabilmente il quadro generale non portava più in quella direzione.

«Matera però non ne esce sconfitta perchè io rimango convinto che la città sarà al centro della discussione del candidato presidente Piero Lacorazza, una scelta che sono convinto andrà nella direzione di continuare a tenere Matera in primo piano e rafforzare l’opera ed il lavoro svolto nella direzione della capitale della cultura nel 2019. Nella direzione che lo stesso De Filippo ha voluto affermare. Anche per questo sosterremo convintamente l’ipotesi Lacorazza».

Proprio sul passo indietro di De Filippo, destinato probabilmente alla segreteria regionale Muscaridola tiene a sottolineare: «mi pare una decisione di grande disponibilità e responsabilità per arrivare ad una soluzione che possa essere comunque unitaria per il partito. Un gesto importante nel suo complesso». La prospettiva ora si sposta, ovviamente, sulla battaglia per le primarie. Poi si aprirà un nuovo capitolo che sarà quello che porterà alle scelte per le candidature e ad un profilo che dovrà essere la logica conseguenza di quanto emergerà dalle primarie stesse. Sulle candidature di sicuro si aprirà il nuovo fronte di scontro, nel materano ma non solo.

p.quarto@luedi.it

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