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«LA DESTRA in Basilicata non deve scomparire o fare la fine degli ex laburisti nel Pd – a dirlo è Egidio Digilio di Fli-  Oppure, come sta accadendo con le primarie del centrosinistra, confluire in un partito unico suddiviso da capi-corrente e con piccoli alleati subalterni tenuti insieme per motivi di sottogoverno e potere». Digilio si appella all’unità ed invoca gli stati generali della destra perché «l’accelerazione impressa dal gruppo dirigente nazionale del Pdl a ricostituire Forza Italia, che vedrà con le regionali di metà novembre il ritorno del simbolo di Fi sulla scheda elettorale, ad imporci di accelerare la definizione di un progetto e di un cartello di destra, ripartendo da un dato: alle politiche di febbraio tra i 14 e i 15 mila lucani (alla Camera) hanno scelto un partito di destra (tra il 4-5% dell’elettorato), secondo la frantumazione di presenza. Per questo, per affrontare la nuova fase politica e raccogliere la domanda di partecipazione dei cittadini che è emersa prepotentemente con forme di voto del tutto inedite nella storia della Repubblica (il fenomeno di Grillo) ritengo attuale la convocazione degli “stati generali della destra”. Un’assemblea generale non solo di forze politiche e movimenti ma di quanti, singolarmente, si richiamano alla cultura di destra e vogliono rompere gli schemi di partito ampiamente superati e bocciati dagli elettori, che credono nell’impegno civile e non nel populismo». Un discorso che chiama in causa anche il Pdl di Cosimo Latronico che annuncia come «nelle prossime ore insisteremo con tutti i soggetti che possono rappresentare un cartello del cambiamento e dell’alternativa perché non sia tradita questa  aspettativa vasta che si percepisce nella società  lucana e si predisponga una proposta forte e credibile di uomini ed i contenuti.Il fallimento del centro sinistra lucano e’ così  clamoroso da non potersi aspettare nulla di buono per il futuro, sciupare questa circostanza per favorire una reale prospettiva di cambiamento e di governo, sarebbe una prospettiva deleteria  per il futuro dei lucani che bisogna assolutamente scongiurare. Il Pdl lavorerà con particolare disponibilità e generosità per raggiungere questo obiettivo nel supremo interesse dei lucani».

«Non resta che prendere atto ancor di più della necessità di disarmare un assetto di potere che ha concluso in malo modo il suo ventennale governo per aprire una fase di reale alternativa mettendo insieme tutte le forze moderate e riformiste di area cattolica, socialista e liberale della nostra regione. Lo chiede la condizione di estrema difficoltà in cui  vive la Basilicata e la necessità di mettersi alle spalle una rete di convenienze e di interessi di corto respiro che hanno indebolito il tessuto sociale e produttivo della Basilicata».

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