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POTENZA – Partiamo da una dichiarazione, quella di Filippo Ambrosini, attivista del Movimento 5 Stelle, che ha lanciato la proposta tramite un comunicato stampa (facendo arrabbiare una parte del gruppo lucano). Ambrosini dice che bisogna aprire alle liste civiche e ai movimenti che condividono l’azione del Movimento 5 stelle. Una posizione che Mirella Liuzzi e Vito Petrocelli avevano ampiamente sottolineato durante l’incontro di Policoro. Solo che per fare alleanze c’è bisogno che quei movimenti condividano al 100% la linea degli attivisti: compreso il fatto di non aver svolto già più di due mandati a qualsiasi livello.

Chi sono gli alleati? – Diciamo che dopo il “no” espresso a PrimaVera Lucana la strada delle alleanze non è stata proprio battuta, peccato che adesso non se ne potranno fare affatto. Il motivo è semplice: dopo lo stop di Beppe Grillo alle decisioni prese all’interno di Liquid Feedback Basilicata sarà praticamente impossibile gestire un’alleanza. Perché a fare tutto sarà il portale nazionale, che accetterà soltanto candidature certificate 5 Stelle.

L’effetto Liquid Feedback – Due giorni fa la discussione sullo stop di Grillo ha provocato non poche polemiche. Le votazioni sulla piattaforma sono state un esperimento estremamente funzionale, perché hanno permesso alla base lucana di confrontarsi. Su molte cose ha funzionato a dovere, su molte altre invece è andata contro gli stessi principi dei 5 Stelle. Un caso è stato quello sul divieto di conversione dei cementifici in inceneritori, proposta che su Liquid Feedback è stata clamorosamente bocciata, andando praticamente contro la stessa linea del Movimento.

Che ci sia un limite nell’utilizzo della piattaforma è chiaro, ma c’è stata, almeno fino a qualche giorno fa, la possibilità di poter aprire a liste civiche, ampliare il bacino di voti e discutere il programma in maniera collettiva. Adesso è tutto demandato al sito nazionale, che ancora non è operativo. Sul forum la linea è spaccata: se non ci fossero state così tante discordanze all’interno della piattaforma molto probabilmente le liste sarebbero state certificate comunque dallo staff nazionale e nessuno si sarebbe accorto di nulla a Genova. Perché in Italia di esperimenti del genere, dove la base si è organizzata e ha discusso in loco ci sono stati, uno su tutti è il caso della Sicilia. Ma da questo punto di vista la carta di Beppe Grillo in Basilicata c’è, se ne saprà di più molto probabilmente nella prossima settimana.

I candidati – Fermo restando che non si potrà scegliere il candidato sul sito regionale si continua a discutere sul tris composto da Piernicola Pedicini, Giuseppe Di Bello e Gianni Perrino. In testa c’è Pedicini, che però non ha ancora esternato la sua posizione su una sua corsa alle regionali. Di Bello raccoglie anche diversi consensi e Perrino segue. Nella lista dei probabili si aggiunge anche il professore Francesco Vespe. L’astronomo dell’Agenzia Spaziale Italiana e docente di Fisica 1 alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Basilicata aveva già comunque deciso di correre, prima dello stop di Grillo. Resta ancora tra i favoriti.

Caccia all’infiltrato – Il nuovo obiettivo dei 5 Stelle è Maria Di Lascio, che da poco ha ufficializzato la scelta 5 Stelle. Le ragioni sarebbero nella candidatura a sindaco di Lagonegro nel 2011 appoggiata dal Pdl, il sostegno a Renzi nell’ottobre del 2012 e il fatto di essere la sorella di Vito Di Lascio, assessore provinciale al Bilancio dal 2009 al 2011. Ma oltre le accuse la Di Lascio incassa anche la solidarietà di alcuni attivisti.

“Sono molto dispiaciuta – scrive Di Lascio sul forum – per gli attacchi che subisco in questi giorni ma non sono certamente questi che mi preoccupano. Ho cinquantadue anni e credo che nessuno voglia pensare che non mi sono mai occupata di politica, sarei come altri ignavi e non lo sono. Non ho mai fatto politica attiva prima del 2011 pur essendo stata iscritta al Pd nel quale ha militato mio fratello Vito. Nel 2011 sono stata candidata Sindaco al Comune di Lagonegro con una lista civica in cui soltanto uno su tredici aveva già avuto esperienze amministrative con il Pdl e non è stato eletto – alla faccia del sostegno che quel partito ci avrebbe dato. Tutti nuovi, tutti incensurati , tutti – tranne uno – senza tessere di partito. Contro di noi al comizio di apertura del centrosinistra, sul palco, a sostenere il nostro avversario c’erano De Filippo, Pittella il piccolo (Pittella il grande venne a chiudere), Mancusi e Mastrosimone e nel pubblico il Direttore Generale Asp Marra. Abbiamo perso con il 41% e per essere la prima esperienza mi pare decente.

Da allora sono due anni che facciamo opposizione vera, con risultati concreti e sulla nostra pelle in questa realtà. Il mio modo di intendere e di praticare la politica mi ha avvicinata, in tempi non sospetti, al M5s e mi sono iscritta. Essere iscritta al MoVimento non mi impedisce di essere una donna libera. Essere iscritta al MoVimento non mi impedirà mai di scegliere con la mia testa e con il mio cuore: ecco perché gli attacchi di questi giorni non mi preoccupano. Io sono qui, con la mia esperienza e con le mie capacità. Se potrò essere utile non mi tirerò indietro. Non sono disposta però a farmi massacrare per una purezza che non mi interessa, non partecipo né attivamente né passivamente alla caccia alle streghe, ciascuno si valuta dalle azioni che compie e le mie azioni politiche degli ultimi due anni sono tutte pubbliche e certificate ed io non ho davvero nulla di cui vergognarmi.

Se ritenete di dovermi vivisezionare sul piano umano, discutere i miei rapporti familiari, le mie amicizie, allora non siete il gruppo di persone con le quali io posso e voglio relazionarmi”.

v.panettieri@luedi.it

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