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POTENZA – Sarà Domenico Mitidieri il candidato governatore della lista dei sindaci della Basilicata che hanno deciso di scendere in prima linea per le prossime elezioni regionali. «Abbiamo deciso che lui è il nostro candidato», ha spiegato il primo cittadino di Muro Lucano, Gerardo Mariani che contattato al telefono subito dopo la riunione che si è svolta ieri ha ribadito: «Saremo equidistanti dal Pd e dal Pd». Insomma una terza via. Ma non chiusi ad altre soluzioni. In pratica la lista dei sindaci con il suo candidato governatore è aperta ad alleanze. Purchè non si parli di Pd o Pdl.

L’incontro si è svolto ieri a Muro Lucano a margine della Tre giorni di iniziative comunali che ha visto ieri tra gli altri la presenza del dirigente del Ministero dello Sviluppo economico, Antonio De Santis e del giornalista del Corriere della Sera, Antonio Crispino. Cinque i sindaci che hanno definito la candidatura e le modalità delle candidabilità: Gerardo Mariani di Muro Lucano, Domenico Mitidieri di Lagonegro, Pasquale De Luise di Spinoso, Michele Laurino, presidente lucano dell’associazione Piccoli Comuni e sindaco di Sant’Angelo Le Fratte e Michele Marino di Trivigno. Ma i sindaci che aderiscono sono molti di più: i 5 avevano rappresentavano (con deleghe firmate)  primi cittadini lucani.

E si va avanti: già oggi o al massimo domani, Domenico Mitidieri inizierà a convocare tutti per la seconda fase dell’organizzazione delle liste e delle forze in campo.

Dalla riunione di ieri sono comunque emerse le prime linee guida: nessun tipo di alleanza nè con il Pd e nè con il Pdl. Ma ha spiegato Mariani: «Questo non vuol dire che saremo da soli. Se l’Idv dovesse voler allearsi con noi con ne saremo lieti così come con altre forze». Insomma il no è solo al Pd e al Pdl, “tutti gli altri” che volessero fare liste alleate sarebbe i ben venuti. I sindaci comunque hanno posto già dei “paletti”: nella loro lista possono essere candidati solo sindaci ed ex sindaci che non siano stati consiglieri regionali dal 2000 in poi. Insomma lo stesso Mariani si è tirato fuori dalla mischia dei possibili papabili.

E sono emerse altre indicazioni sul programma e sulle intenzioni per il post voto dalle parole dello stesso Gerardo Mariani: «C’è da azzerare tutti e 34 gli enti sub-regionali e poi riformare la macchina del governo regionale».

La chiusura di Mariani è sulle Primarie del Pd e sulla sfida tra Pittella e Lacorazza: «Fatti loro. Se la vedano loro. A non non interessa».

s.santoro@luedi.it

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