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POTENZA – Una domenica che per loro non è come le altre. La prima dopo l’ufficializzazione delle candidature per le Primarie del centrosinistra per Lacorazza (Pd) , Pittella (Pd), Benedetto (Cd) e Somma (No Oil). Ognuno l’ha vissuto a suo. Chi puntando a incontri e riunioni con i fedelissimi e lo zoccolo duro del proprio elettorato, chi postando considerazioni e dichiarazioni in rete, e chi in piazza. La sensazione è che il “bello” debba ancora arrivare. Ma già qualcosa si inizia a comprendere. Piero Lacorazza è partito in quarta pensando poco alle polemiche riuscendo in pochissimi giorni a incontrare (o a organizzare gli incontri) con associazioni sindacali, mondo del lavoro e associazionismo. Rimane sui temi. Il primo è quello del petrolio il secondo del volontariato. Per ora. Marcello Pittella invece sta sulla polemica aperta con Speranza e gli altri leader del Pd lucano e punta a una battaglia faccia a faccia. Per il momento il suo campo di azione è il web. Anche se ieri è stato nella sua Lauria dove intervistato da alcuni organi di informazione (Eco di Basilicata) ha lanciato bordate. Di certo nei prossimi giorni entrambi cominceranno a macinare chilometri a bordo dei rispettivi camper elettorali. Nicola Benedetto è quello che lavora almeno per il momento sul “faccia a faccia” tranne l’eccezione sul web dei ringraziamenti a Gesualdi che lo ha sostenuto pubblicamente. Miko Somma invece lavora sul proprio blog e lancia provocazioni. Da ultima quella di girare in Basilicata sull’Apecar invece del solito «noioso» camper.

Detto questo ci sono i temi affrontati e lanciati nella giornata di ieri da i due che si dividono i favori del pronostico. Ed è stato un Pittella durissimo quello che ha parlato. Prima si è detto fiducioso: «Penso che non ci siano invincibili. Credo che con la politica del fare la sfida si può vincere. Anche con un messaggi di ribellione a un atto imposto che non è democratico. Dobbiamo stare sulle primarie vere e la dobbiamo smettere di fare giochi di palazzo che decidono su tutto e per tutti».

Pittella ha quindi spiegato a suo modo di vedere il perchè dei no a D’Andrea e Adduce: «Io sono per il viso scoperto e perchè questi metodi non abbiamo più a rappresentarci. Noi abbiamo bisogno di fletterci al nuovo che avanza. Basta con gli inciuci. Io credo che a D’andrea che stimo dovesse esser accompagnata una fase di ricambio e di ringiovanimento e non un ripiegamento al proprio interno. D’Andrea ottima persona come Adduce ma non in una logica tutta chiusa all’interno in una vecchia logica spartitoria. Questa ipotesi è venuta meno non per mie mani». La domenica di Pittella è quindi proseguita con giudizi ancora negativi su Speranza e su De Filippo: «Ancora non capisco come de Filippo in 12 ore abbia cambiato idea dopo avermi sostenuto per mesi. Credo che abbia fatto un errore di valutazione e rischia di azzerare una cultura moderata di cui lui fa parte».

Lacorazza invece ieri è stato in tour anche accompagnato da altri big. E si è concentrato sui temi del volontariato e della protezione civile «esempio di una Basilicata che genera nuove opportunità». In tal senso Lacorazza ha annunciato che oggi dopo aver visitato la sede dell’Arpab sarà a Villa d’Agri e Viggiano per visitare le sedi dell’Anpas e del Gruppo lucano di protezione civile. Lacorazza ha quindi anticipato: «Le associazioni di volontariato impegnate nel sistema della Protezione civile sono l’esempio di una Basilicata che ha saputo farsi apprezzare per la fattiva opera di solidarietà prestata con professionalità ed efficienza in diverse situazioni anche fuori regione». Lacorazza ha concluso: «Una Basilicata migliore si costruisce anche  sostenendo la ricerca e l’innovazione a supporto delle attività di protezione civile e di prevenzione rischi, unendo le capacità di un volontariato che esprime competenze e spirito di servizio e le opportunità che le imprese del settore possono generare”.

s.santoro@luedi.it

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