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STARE uniti  – dice Lacorazza – è indispensabile per guardare all’interesse generale. Tutela ambientale, salute e lavoro, sviluppo economico e infrastrutture sono i temi intorno ai quali lo Stato e le compagnie petrolifere devono assumere impegni vincolanti». Parla di petrolio, royalties e territorio.

Lo fa anche Marcello Pittella: «Sull’argomento petrolio voglio essere chiaro: io dico “no” allo strapotere delle multinazionali, dico “no” a nuove estrazioni, dico “no” a dover scegliere tra salute e sviluppo. E dico “no” all’utilizzo delle royalties per distribuire “povertà”. Dico “sì”, invece, ad accordi da ricontrattare e ripensare assieme alle comunità locali. Dico “sì” a controlli rigidi e imparziali che garantiscano la salute umana. Dico “sì” alle idee interessanti e non strumentali o demagogiche, da raccogliere fin da subito da cittadini e da amministratori locali, ma anche con un grande concorso di idee internazionale, con la collaborazione dei paesi come Norvegia e Svezia, virtuosi nel loro rapporto con le estrazioni. Dico “sì” ad un utilizzo intelligente delle royalties, che produca sviluppo, riduca i costi energetici per famiglie ed aziende, crei infrastrutture la cui mancanza genera solo isolamento e povertà. Penso che dobbiamo accorpare le risorse in un unico grande fondo per gli investimenti, rendendo disponibili in tempi brevi le royalties dei prossimi 10 anni. Solo così possiamo pensare in grande, creando sviluppo, e non generando nuovo assistenzialismo».

Lacorazza aggiunge: «La cosa più importante è che la Basilicata sia unita: tutela ambientale, salute e lavoro, sviluppo economico e infrastrutture sono i temi intorno ai quali lo Stato e le compagnie petrolifere devono assumere impegni vincolanti. Nella crisi di oggi tutto appare più difficile, ma la Basilicata ha già dato prova di grandi capacità negoziali, e sono certo che riuscirà a farlo anche questa volta. Non si può rinunciare al petrolio che si estrae a Viggiano e quello si estrarrà fra poco a Corleto. Ma ci si ferma qui. Non si deve estrarre in altri siti. Ed ai sindaci torno a chiedere di stare uniti, di investire sulla gestione associata dei servizi, di studiare insieme una rimodulazione del Programma operativo, indirizzando per esempio le risorse verso l’edilizia sostenibile».

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