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POTENZA – A Roma la riunione di Scelta Civica è finita tardi, ma Bronzino e Navazio avevano già le carte pronte da consegnare al direttivo nazionale. In Basilicata il partito fondato dal senatore a vita Mario Monti deve seguire la strada della coalizione di centro e continuare quindi nel cercare le intese utili a tenere in piedi l’alleanza in vista delle regionali. Prima dell’incontro nazionale però le scelte sono state fatte a casa. La direzione regionale conferma scelte ed intese già sottoscritte. Da questo punto di vista l’incontro romano ha rappresentato una sorta di “prova di forza” nei confronti dei vertici del partito. C’è da dichiarare discontinuità in Basilicata, porsi in maniera contraria “a quello che ormai è definito – scrive la direzione regionale – il sistema Basilicata al quale va ascritta la responsabilità dei limiti e dei ritardi accumulati in questi anni”.

Questo in cosa si traduce? in una sostanziale presa di posizione contraria al centrosinistra? In una possibile alleanza con il Pdl a posteriori? O nella presentazione di una lista di centro che sia pronta a dialogare in un vicino futuro? Perché le scelte sono difficili e sono complicate ancora di più da queste parti dalle continue posizioni discordanti che arrivano dall’interno del grande Sud, partito che avrebbe già chiaramente accettato di correre assieme a Fratelli d’Italia. Dunque, per Navazio la direzione regionale conferma che «il tavolo di centro composto da Scelta Civica e da altri partiti e movimenti, sono accomunati dalla volontà di cogliere l’occasione delle prossime regionali per introdurre sostanziali elementi di discontinuità con il passato e a tal fine da mandato al portavoce regionale, sulla base del programma messo a punto dal tavolo, di valutare la possibilità di trovare le intese più opportune e percorribili». Ma ancora non è chiaro in che modo. Poi spunta la dichiarazione del responsabile del Vulture melfese del Grande Sud, Michele Talia, che è un po’ come strizzare l’occhio ad una partecipazione dei montiani alla coalizione che sostiene la destra degli ex Pdl assieme al Laboratorio di centro. Perché Talia sembra essere favorevole a questa presa di posizione. «Noi siamo l’unica forza moderata – dice il responsabile territoriale di Grande Sud – che dice ad alta voce ciò in cui crede, e che fa quello che dice. Siamo il “centro” dei valori, siamo il “centro” della responsabilità, siamo il “centro” del coraggio, siamo il “centro” della coerenza. Dobbiamo essere un punto di riferimento e rappresentare una speranza per tutti coloro che ritengono, ancora possibile, salvare quello che di buono è ancora rimasto e valorizzare così le grandi e potenziali risorse umane, che abbiamo, prima che tutto ciò sia perso irrimediabilmente». Il discorso è chiaro fino ad un certo punto, perché troppe voci si sono rincorse fino ad oggi sul ruolo dei montiani in questa delicatissima fase regionale. E questo ha messo in allerta un po’ tutti, in primis il centrodestra di “Un’altra basilicata è possibile”. Scelta Civica qualche giorno fa ha infatti disertato l’incontro della “cabina di regia” della coalizione e questo ha messo in allarme l’intero gruppo.

L’immagine che ne esce fuori è quella di un partito spaccato e a metà tra la destra e la sinistra, che tenta la strada centrista per cercare di evitare di essere tirato ancora una volta per la giacca. in effetti di confusione se ne trova non poca da queste parti. Si è iniziati con la possibilità di un accordo con il Pdl cont anto di qualche nome proposto per la candidatura tutto questo mentre a livello nazionale si stringeva un accordo con il partito Democratico con buona pace della cossidetta equidistanza. Per Grande Sud e Fratelli d’Italia questa cosa è molto simile ad una «imbarazzante improvvisazione che indebolisce le ragioni di lealtà e coerenza rispetto alle decisioni assunte all’unanimità. Decisioni che, giova ricordarlo, provano a disegnare nuovi scenari e a determinare un riassetto dei programmi e delle azioni politiche a favore della nostra comunità regionale. Cioè, questioni di assoluta gravità che richiedono severità, serietà e senso di responsabilità».

Va bene ma forse questa volta Scelta Civica si trova davvero all’atto finale, o meglio, alla definizione di quanto ha cercato di delineare negli ultimi mesi in vista delle elezioni regionali lucane. Insomma, si sta cercando di mettere ordine in un partito che a livello nazionale ha scelto già da che parte stare, anche se in basilicata questo vorrebbe dire dimenticarsi il famoso codice etico firmato all’inizio dell’avventura elettorale. I tempi adesso stringono e non c’è molto tempo a disposizione. Con le pedine già (quasi) in posizione dalle parti del Pd lucano e una coalizione come quella di Fratelli d’Italia già in piena corsa c’è da decidere da che parte stare. Tenere in piedi il tavolo di centro è la risposta giusta? Per Navazio e Bronzino è certamente finito il tempo delle esitazioni.

v.panettieri@luedi.it

 

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