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POTENZA – Saranno 48 ore cruciali per il futuro del Partito democratico di Basilicata. Determinanti anche per il centrosinistra e per il vincitore delle Primarie  Marcello Pittella. Si inizia oggi con la riunione del Pd regionale per l’ufficializzazione di Vito De Filippo nel ruolo di nuovo segretario regionale del Pd. L’appuntamento più delicato è, invece,  domani mattina quando si svolgerà l’assemblea in cui dovranno essere sciolti tutti i nodi dopo le Primarie, i chiarimenti  in vista della composizione delle liste e la perimetrazione della coalizione di centrosinistra. Sarà il primo faccia a faccia tra colonnelli dopo il voto di domenica. sarà il primo faccia a faccia tra Pittella e Lacorazza, Folino, Adduce, De Filippo, Margiotta, Luongo, Speranza, Santochirico, Braia, Antezza, Restaino e tutti gli altri. Insomma tutti i galli saranno nello stesso pollaio. Immaginare come possa finire è veramente complicato. Ma di certo la tensione si taglierà a fette e il rischio di un corto circuito è altissimo. Nulla può essere escluso. Tregua? Possibile. Pace? Più complicato ma mai dire mai. Spaccatura? Possibile. Insomma se ne vedranno delle belle e non si esclude nemmeno che il Pd possa dividersi alle prossime regionali: continuano a circolare voci di una seconda lista con un altro candidato alternativo a Pittella. Non solo da Roma addirittura arrivano indiscrezioni di un incontro tra Antonio Placido (Sel) e Giampaolo D’Andrea (Pd) per capire la fattibilità di eventuali altri colpi di scena.

In tutto questo la base non sta a guardare. E la polemica ancora infiamma. Ancora è vivissima quella scoppiata tra Restaino e Dalessandro nei confronti di Viti. Mentre gli “ultras” dei due candidati alle Primarie sulla rete continuano a “suonarsele”. E c’è pure il fenomeno dei manifesti. Sono partiti i 34 giovani democratici che hanno chiesto a Pittella coerenza. Ieri invece è toccato ai segretari democratici di 8 comuni lucani: Marsico Nuovo, Moliterno, Missanello, Grumento Nova, Montemurro, Brienza, Savoia di Lucania, Tramutola. Si tratta di un documento ufficiale in cui i segretari locali pur ruiconoscendo la vittoria di Pittella aggiungono: «(…) per amor del vero, non può essere sottaciuta la considerazione politica, che è nell’animo della maggior parte dei democratici, iscritti o simpatizzanti, che riguarda la grande partecipazione di soggetti che palesemente non si riconoscono nella proposta politica programmatica del centrosinistra e che, in diversi casi, rivestono cariche nell’ambito dei partiti del centrodestra. Soggetti, questi, che con grande disinvoltura hanno partecipato alle primarie ma che con altrettanto disinvoltura hanno ribadito la loro appartenenza ad altre forze politiche esterne a quelle della coalizione».

E quindi si legge ancora nel cdocumento: «Ora è necessario riportare le cose al proprio posto. Occorre riconoscere che le primarie svolte in questo modo, senza garanzie per i partiti stessi che concorrono, e senza alcuni dei partiti che si rifanno alla storia della sinistra italiana, sono un’esperienza da non ripetere. Occorre, soprattutto, recuperare l’identità delle forze di coalizione mettendo seriamente in discussione le premesse che hanno determinato questa situazione. Occorre riprendere il dibattito in seno al partito, con i suoi organi e con i rappresentanti dei circoli, attuando ogni provvedimento per riportare la barra della discussione dalla parte delle forze politiche democratiche, riformiste e progressiste, bandendo ogni tutela di forze e soggetti politici che, pur partecipando alle primarie  hanno in varie occasioni mostrato la non condivisione dei principi statutari del Partito democratico. Occorre, in definitiva, pensare ad un totale rinnovamento con liste, del Pd ed aggregate, che possano far trovare nuova linfa al confronto politico nell’interesse generale della regione». Insomma altra carne a cuocere.

Cerca di abbassare i toni invece il segretario cittadino del Pd di Matera, Muscaridola (che alle Primarie sosteneva Lacorazza) che prova a stemperare le polemiche: «E’arrivato il momento di abbassare i toni della polemica in atto e di dedicarci alla preparazione della prossima campagna elettorale per eleggere il Consiglio nonché il presidente della Giunta regionale. Dobbiamo tutti  lavorare affinchè il centrosinistra   con le sue idee, gli uomini e i programmi si affermi».

s.santoro@luedi.it

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