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LA MAGGIORANZA CHIEDE NESSUN USCENTE IN LISTA

“Un centrosinistra che vuole candidarsi a guidare la Basilicata deve saper corrispondere alle aspettative dei cittadini che chiedono un profondo rinnovamento di idee, metodi e persone. La politica, tutta la politica, non esce bene dalla fase che si sta concludendo. Ma è possibile cambiare, rinnovando il patto di fiducia che ha legato il Pd e il centrosinistra alla società lucana.

Per Farlo occorre innanzitutto assumere impegni precisi e compiere scelte programmatiche chiare. Occorre discontinuità.

La prima scelta riguarda il ruolo dell’istituzione regionale. La Regione deve ritornare all’originaria funzione che i costituenti le hanno assegnato: programmare e non gestire, adottando procedure e comportamenti trasparenti e controllabili dai cittadini in ogni momento, semplificando, riorganizzando la macchina amministrativa, riducendo gli enti secondo un disegno razionale, facendo le nomine per merito e professionalità con procedure di evidenza pubblica.

La programmazione comunitaria va concentrata su pochi e qualificanti obiettivi, in grado di migliorare la qualità della vita e il benessere collettivo dei cittadini. Bisogna sostenere le imprese, innanzitutto attraverso la capitalizzazione di quelle piccole e medie puntando a rafforzare le filiere produttive dell’automotive e degli idrocarburi e settori innovativi, ad alto tasso di trasferimento di ricerca. E’ possibile un grande piano per la riqualificazione e il risparmio energetico delle abitazioni, che può contribuire a rianimare e allio stesso tempo a rinnovare profondamente il settore edile. Occorre investire sulla qualità dell’istruzione e della formazione, su un welfare moderno che genera occasioni di lavoro nuove e qualificate, sulla rete dei servizi condivisi fra piccoli Comuni, sulla mobilità sostenibile.

Per ricostruire il rapporto di fiducia tra la politica e i cittadini occorre tradurre queste scelte in proposte vincolanti per il nuovo governo regionale. ma servono soprattutto comportamenti coerenti, sobrietà, dati aperti e sempre consultabili, cioè trasparenza.

E serve un ampio rinnovamento, a cominciare dalle persone. La politica, ben al di là delle vicende giudiziarie, non può non capire che qualcosa di profondo non ha funzionato in questi anni nelle istituzioni elettive italiane, ed anche nella nostra Regione. Nè d’altra parte possiamo contraddire, oggi, la decisione del presidente De Filippo di decretare la fine anticipata della legislatura.

E quindi occorre un cambiamento profondo. Per questo è importante che il Pd presenti liste completamente rinnovate, che siano in grado, anche a dispetto dei limiti dell’attuale legge elettorale, di rappresentare adeguatamente tutti i territori, i generi, le generazioni.

Un centrosinistra rinnovato e plurale deve, infine, sapersi aprire alla società e ai movimenti, selezionando con rigore, sulla base dei contenuti programmatici, le alleanze per evitare in futuro trasformismi e porte girevoli. Solo così è possibile porre su basi solide il progetto di governo per far uscire la Basilicata dalla crisi di oggi”.

 

I PETTELLIANI RILANCIANO CON RINNOVAMENTO IN CONTINUITA’

“Il partito democratico deve essere in grado di interpretare l’esigenza di cambiamento che emerge chiaramente dalla societa in senso inclusivo evitando fratture nella tradizione democratica del partito e del centro sinistra. In tal senso fondamentale diventa il ruolo di una segreteria che dev adoperarsi per superare incomprensioni e personalismi che hanno portato il partito e la coalizione sull’orlo della lacerazione. Nella linea del cambiamento bisogna declinare virtù di decisione e coerenza senza che la politica debba abdicare nel suo ruolo di analisi e valutazione. Il partito democratico non puo inoltre rinnegare la sua storia e quanto di buono è stato capace di fare per la basilicata, mettendo ogni proiezione futura di idee e nomi in continuità con una tradizione di amministrazione che in 18 anni, tra luci e ombre ha segnato in positivo la Basilicata. Ciò deve avvenire, senza rinunciare comunque a percorrere quella linea di cambiamento deciso, emersa in modo inequivoco dal dibattito delle Primarie.

Nel percorrere questa strada di necessaria discontinuità la politica per risultare credibile nei confronti dei cittadini non ha che due alternative ossia o tracciare una linea netta che rappresenti uno spartiacque non solo per la regione e per quanti hanno operato in questo livello di amministrazione fino ad oggi ma per tutti quanti hanno avuto e hanno incarichi ad ogni livello o avviare un processo ragionato che salvi comunque le inderogabili esigenze di rinnovamento. Per questo si impegna la segreteria regionale nel portare avanti il ragionamento proseguendo il confronto tanto all’interno che con le altre forze della coalizione e con le istanze e le forze sociali che emergono dalla basilicata sempre all’insegna dell’inclusivita.

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