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POTENZA – Quello che manca davvero alla Basilicata, spiegano, è una destra vera. Moderna, però. Niente operazioni di nostalgia.

Ci stavano lavorando in tanti già da un po’, ma nelle ultime ore il progetto ha cambiato rotta. O meglio, si è fatto un po’ più ampio e decisamente più concreto.

Senza troppa pubblicità, Nuccio Labriola, voce solida della destra lucana, ultimo segretario provinciale di Alleanza nazionale, da qualche tempo fuori dal dibattito pubblico per scelta, ha chiamato a raccolta alcuni giorni fa sigle, movimenti e singoli che in maniera autonoma stavano ragionando sul da farsi. Pronti tutti, comunque, a impegnarsi alle prossime regionali per «costruire un’alternativa vera al sistema che ha governato per anni».

Labriola ha proposto di dare concretezza a un’aspirazione e, magari, di andare e oltre la battaglia di opinione  e testimonianza. Si sono ritrovati a discutere e a organizzare volti e storie della destra lucana, da Fli a Fiamma, a La Destra, ad Alleanza lucana, a movimenti vicini e gruppi spontanei.

Ancora non ci sono nomi certi in circolazione, ma nei prossimi giorni nuovi incontri potrebbero aggiungere dettagli al percorso. A cominciare dal possibile candidato governatore. È evidente che per un progetto che fa della credibilità motore e condizione per la corsa non può che guardare ai punti di riferimento di quest’area. Due nomi indicativi potrebbero essere quello di Egidio Digilio, ex senatore, coordinatore di Futuro e libertà, o Emilio Nicola Buccico, ex senatore An ed ex sindaco di Matera.

Il progetto che a destra stanno mettendo in piedi non pare avere confini chiusi, molto aperto e poco rivolto all’interno. Piuttosto, sembra che il disegno guardi a una maggiore apertura, «senza preclusioni o pregiudizi sull’accoglienza», con poche indicazioni, ma chiare: «alternativi, davvero, senza ambiguità».

s.lorusso@luedi.it

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