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POTENZA – E pur si muove. A rilento, ma comunque si muove. Anche se, ogni giorno che passa, l’impressione è che pure nel centrodestra lucano ci sia un continuo rimescolamento delle carte. Il deputato Cosimo Latronico riferisce di una giornata di incontri, quella di ieri, in cui i gruppi dirigenti del Pdl hanno incontrato i minori d’area, come Grande Sud, Fratelli d’Italia, Scelta Civica ed altri. 

«Alla ricerca – spiega – dell’alleanza più vasta possibile, di tutte quelle forze intenzionate a costruire una “Basilicata libera”», riferisce lo stesso parlamentare che ieri, in tarda serata, ha raggiunto Roma dopo aver preso parte ai vertici lucani. Ma Latronico non smentisce neanche le voci circolate nelle ultime ore. A dispetto del comunicato che porta la firma del partito regionale e che solo domenica scorsa annunciava la volontà di rinunciare a un candidato proprio, il deputato aggiusta il tiro: «Qualcuno mi ha tirato in ballo. Ha fatto il mio nome. Sarei a disposizione se questa si dovesse rivelare la scelta condivisa di tutta la coalizione». 

Perché – sia ben chiaro – la disponibilità alla rinuncia di un candidato presidente Pdl «non significa affatto che all’interno non ci siano risorse da valorizzare. Anzi. E se questa dovesse essere la scelta finale lo faremmo proprio nell’ottica della costruzione di un’alleanza più vasta». Insomma, tutto dipende dalla capacità «di trovare la sintesi più adatta». Ma a che punto stanno le trattative al momento? «Oggi (ieri per chi legge ndr) sono stati fatti tanti nomi». E il problema potrebbe essere proprio questo: il fatto che tra i “minori” del centrodestra non ci sia unità di visione. O non solo tra un partito e l’altro, ma anche all’interno della stessa forza. Sono ben note le traversie che hanno attraversato in lungo e in largo, anche sull’onda delle vicissitudini nazionali, Scelta civica lucana. Ancora ieri sera si è tenuto l’ennesimo incontro per definire, una volte per tutte, la direzione da seguire. Il partito di Monti in Basilicata è stato a lungo sotto minaccia di una scissione per la doppia anima che lo abita: da una parte la fetta che fa riferimento al coordinatore regionale Domenico Bronziono (arrivato anche a dimettersi) che avrebbe preferito un’alleanza con il centrosinistra; dall’altra quella del consigliere Ernesto Navazio più propenso invece ad andare con il centrodestra. La linea prevalsa, ieri sera, è ancora una volta quella di lavorare con le forze di centro. E già per questa mattinata ci sarebbe in programma una nuova riunione che dovrebbe arrivare finalmente al cuore del problema, ovvero la discussione sul candidato presidente. E anche qui le cose si complicano. Perché se da qualcuno l’annunciata rinuncia da parte del Pdl a indicare il candidato presidente è stata intesa da qualcuno come un’apertura verso l’ex sindaco di Melfi, all’interno di Scelta civica Navazio non sarebbe l’unico papabile.  In ballo, ora, ci sarebbe pure quello del senatore eletto alle politiche dello scorso febbraio, Tito Di Maggio. Una sorta di “grande manovra”, visto che un biglietto solo andata da Roma a Potenza per l’imprenditore lucano, aprirebbe le porte del Senato al fratello del coordinatore regionale, Gregorio Francesco Bronzino, secondo dei non eletti alle politiche. Ma il nome di Navazio non sarebbe gradito nemmeno a Gianni Rosa di Fratelli d’Italia e soprattutto all’ex deputato, Vincenzo Taddei che nella sua candidatura vedrebbe una sorta di incoronamento al “traditore”, che – dice lo stesso Taddei – potrebbe essere non compreso dagli elettori del Pdl. E certo non è un mistero che  gli azzurri lucani siano rimasti  a guardare anche a quello che sta accadendo all’interno del   partito democratico. Tanto che il passo indietro della scorsa domenica qualcuno l’ha inteso come un messaggio a Marcello Pittella. Anche se, ancora una volta, Latronico la mette su un altro piano: «C’è qualcuno del Pd che ci sta guardando con interesse, data l’insoddisfazione  serpeggiante».

Nel frattempo, però, il Pdl avrebbe già guadagnato un nuovo alleato. Con loro ci sarebbero anche i radicali che per la “battaglia lucana” hanno schierato oltre al segretario regionale Maurizio Bolognetti, all’ex vice procuratore generale Gaetano Bonomi,  anche i big del partito: Marco Pannella ed Elisabetta Zamparutti. «Li abbiamo incontrati oggi (ieri per chi legge ndr) è n’è emerso un proficuo confronto», ha spiegato Latronco. Che nella difficile tela di coalizione che si sta provando a costruire in queste ore ci mette anche tre movimenti civici. Continua a restare difficile il dialogo, invece, anche con Fratelli d’Italia. E mentre il deputato del Pdl continua  a parlare di un confronto proficuo, la bacheca facebook di uno dei costituenti del partito di Giorgia Meloni, il consigliere di Rionero, Donato Ramunno si riempie delle solite esternazioni contro i vertici “azzurri”. Insomma, un mosaico che stenta a ricomporsi anche da quest’altra parte.

m.labanca@luedi.it

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