X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

POTENZA – Hanno lasciato il tavolo del centrosinistra la scorsa settimana e nemmeno le ultime vicende li hanno convinti a fare un passo indietro. La Sel non rientra nella coalizione che il candidato governatore Marcello Pittella e il segretario del Pd, Vito De Filippo stanno costruendo in queste ore dopo che domenica è stato appunto raggiunto l’accordo nella Direzione del Partito democratico di Basilicata.

Non rientrano perchè per Sinistra ecologia e libertà non ci sono più le condizioni politiche e perchè ormai il “giocattolo” è rotto definitivamente. Certo il Pd alla fine ha trovato faticosamente la quadratura su Pittella con nessun consigliere uscente del consiglio ricandidato. Ma non basta. Innanzitutto per il partito regionale di Nichi Vendola lo stesso candidato governatore del Pd e del centrosinistra, Marcello Pittella non può essere sinonimo di rinnovamento. E’ stato assessore regionale fino a qualche settimana fa, è indagato per la vicenda rimborsopoli, e quindi – secondo quanto si è appreso ieri dalla funti ufficiali del partito – non sarebbe il nome giusto per guidare «una fase nuova alla Regione».

Ma non solo. Sel rimane fuori per un’altra questione che è quella del perimetro della coalizione. Già prima delle Primarie, Sel aveva messo i paletti: nessun allargamento della coalizione e nessuna lista elettorale oltre quelle dei partiti componenti del centrosinistra tradizionale lucano. E da quanto appare chiaro il centrosinistra alle prossime regionali presenterà almeno due liste oltre quelle tradizionali: una del presidente e una di Realtà Italia. Tutto questo da parte di Sel lucana «è inaccettabile». E quindi il partito di Maria Murante e Antonio Placido in Basilicata andrà per i fatti suoi.

Non è ancora chiaro con quale candidato presidente della Regione. Ieri proprio per affrontare tutte le problematiche e con le scadenze della presentazione delle liste alle porte la segreteria regionale di Sel si è riunita. La riunione è cominciata nel pomeriggio. Si annunciava comunque una segreteria dai toni accesi vista la delicatezza della situazione. Oltretto come è noto in Sel esistono due anime contraddistinte. Quella che si raccoglie intorno al deputato Antonio Placido, Maria Murante e Paolo Pesacane e l’altra che è rappresentata dal capogruppo alla Regione, Giannino Romaniello e dall’ex segretario regionale Carlo Petrone.

Alla fine però la linea sottolineata dalla segretaria regionale Maria Murante è chiara: «Stiamo ragionando al nostro interno ed entro un paio di giorni decideremo anche il nome del nostro candidato presidente della Regione», Per il resto continuano le interlocuzioni con associazioni vicine al partito di vendola. Confermata anche un’interlocuzione con il tenente Di Bello che è fuoriscito dal Movimento 5 stelle.

sal.san.

 

 

 

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE