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IN serata il suo telefono è squillato a vuoto. Nella mattinata aveva smentito le voci di coalizione che davano ormai per fatta l’alleanza con Fratelli d’Italia.

Poi, alla fine dell’ennesima giornata tormentata per il coordinatore regionale, Gianni Rosa, il risultato: ci saranno anche loro nel centrodestra che candida a governatore Tito Di Maggio. La conferma arriva non dai diretti interessati ma dagli alleati. Rosa è stato impegnato per tutto il pomeriggio in una riunione fiume con i suoi.

Convincere tutti non è semplice, per il partito che ha fatto dell’attacco al Pdl, oltre che al Pd, la propria carta vincente. Anche dai commenti in rete si capisce che sono in molti a ritenere: meglio che da soli che con “quelli”.

I tentennamenti  di Fratelli d’Italia hanno tenuto in scacco la coalizione per oltre 24 ore, se si vuol tener conto solo degli ultimi sviluppi. In realtà Rosa, ex consigliere del Pdl,  e soprannominato il falco insieme al collega Mario Venezia come lui passato a FdI, aveva tutta la voglia di condurre una battaglia isolata con le sole forze centriste.

E quando, rispetto all’accordo chiuso con Scelta civica e i piccoli d’area, si è “intromesso” anche il Pdl, è iniziato il lungo braccio di ferro.

Con una lunga mediazione condotta dal senatore Di Maggio e il consigliere Navazio. Rosa fa sapere che l’unica condizione per convergere in un unico schieramento è che la candidatura alla presidenza venga offerta a lui.

Ma dall’altro lato rispondono picche. Iniziano ore di passione. Tanto che anche la programmata conferenza di mercoledì mattina salta per il caos che si è venuto a creare. Tutto da rifare. E fino alla serata dello stesso giorno le due posizioni sembravano restare lontanissime. Il via libera sarebbe arrivato alle tre della notte tra mercoledì e giovedì. Poi ancora gli ultimi tentennamenti proseguiti nella giornata di ieri, per aspettare che le richieste si trasformassero in fatti, almeno nella composizione delle liste. Che però ieri sera sarebbero state finalmente chiuse, con una lista “decolarata” che mette insieme Fratelli d’Italia, Scelta civica, Grande Sud e Lab. E alle fine anche Gianni Rosa capitolò, con un epilogo da considerare abbastanza sensato e naturale.

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