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POTENZA – Poco dopo le 16 è scoppiata la gioia. Quasi in diretta con Marcello Pittella che ha dichiarato: «Sono felicissimo, è una grande soddisfazione per la giustizia amministrativa, per il collegio che ha difeso, per i candidati, per il centrosinistra, per il mio partito e per la società lucana. Questa lista è un valore aggiunto per la democrazia partecipata in Basilicata, ed è un valore aggiunto averla recuperata ad una legittima competizione».

La questione è chiara. Il Tar ha accettato il ricorso presentato dalla lista “Pittella presidente” e l’ha riammessa alla competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale di Basilicata. Salgono così a sette le liste che sostengono il candidato governatore Pittella della coalizione di centrosinistra. Ribaltati quindi i due giudizio degli Uffici elettorali del Tribuinale di Potenza.

Non è andata così per le altre liste che pure avevano fatto ricorso. Restano fuori dai giochi quindi il Mir, La Destra – Fiamma Tricolore e “Liberiamo la Basilicata” del tenente Giuseppe Di Bello. La questione comunque potrebbe avere delle code visto che dopo la bocciatura del Tribunale amministrativo regionale sia La Destra che Di Bello hanno annunciato ricorsi al Consiglio di Stato.

Ad ogni modo ora può iniziare davvero la campagna elettorale che finora era rimasta al palo in attesa delle sentenze. Ovviamente non mancano le polemiche per una decisione che fa discutere (in pagina le posizioni contro la decisione del Tar).

In ogni caso subito dopo la sentenza ci sono state scene di giubilo per i sostenitori di Marcello Pittella sia dal vivo nel comitato elettorale in via del Gallitello a Potenza e sia sui social network. Simbolo della giornata è stata la reazione di Mario Polese (candidato nella lista Pittella presidente) che passati 5 minuti dalla sentenza è partito con la propria campagna elettorale sul web. Ma entrano in gara anche gli altri nove candidati consiglieri: Annale, Caivano, Castronuovo, Di Carlo, Esposito, Marino, Pugliese, Robortella (figlio) e Scavone. Al netto dei giudizi di merito è chiaro che la riammissione della lista “Pittella presidente” è un fatto importante per questa competizione elettorale. Lo si è detto dal primo giorno: è una squadra di candidati che è accredidata di almeno 20 mila voti. Possono essere determinanti per l’intero risultato finale. E questa volta non si è fatta attendere la reazione ufficiale del Pd con la parole del segretario regionale e governatore uscente, Vito De Filippo: «La decisione del Tar di riammettere la lista “Pittella presidente”  dà un nuovo slancio alla coalizione di centrosinistra restituendole il contributo qualificato di tanti amministratori e attivisti che concorreranno direttamente a questa fase di rinnovamento del Consiglio Regionale».

De Filippo ha quindi aggiunto: «Pur nel sacrale rispetto del ruolo e l’autonomia di giudizio della Magistratura e la sua serenità, motivo per il quale ho ritenuto opportuno pronunciarmi solo a decisione assunta, devo osservare che la esclusione della lista avrebbe rappresentato sicuramente un problema per tutta la comunità lucana, che si sarebbe vista privata di apporti qualificati. Sinceramente devo anche dire di non essere stato mai preoccupato per il risvolto elettorale della vicenda, certo che candidati e sostenitori della Lista Pittella, con la serietà che gli è riconosciuta, non avrebbero mai fatto venir meno il proprio appoggio alla Coalizione di centrosinistra». Insomma “tutto bene quello che finisce bene”.

A De Filippo si è poi aggiunto il commento di Pasquale Bellitti nel doppio ruolo di segretario provinciale e candidato del Pd del Materano: «La giustizia amministrativa ha fatto il suo corso, la competizione elettorale per il centrosinistra torna nella sua composizione originaria. I doverosi e legittimi accertamenti fatti dagli organi competenti hanno restituito piena legittimità a un risultato figlio di una competizione caratterizzata dalla lealtà e dal confronto elettorale schietto e vivace».

s.santoro@luedi.it

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