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POTENZA – E dall’attesa di una sentenza quasi insperata che ha  rimesso in gioco i dieci candidati della lista del presidente, Marcello Pittella è passato subito ai fatti. La campagna elettorale riprende. A partire dal programma. Settantaquattro pagine per spiegare la visione del candidato governatore del centrosinistra per il futuro della Basilicata, a partire dal presente. Epigrafe del programma una frase di Mahatma Gandhi che nel giorno della decisione del Tar cade a pennello: “Chi sa concentrarsi su qualche cosa e perseguirla come unico scopo ottiene, alla fine, la capacità di fare qualsiasi cosa”. Un programma molto articolato sui singoli temi e molto permeato dallo stesso stesso elemento psicologico che ha animato la campagna elettorale di Marcello Pittella: quindi entusiasmo, fiducia, passione e partecipazione. Si parte dal lavoro: più opportunità – è il macro obiettivo – e meno assistenza per valorizzare merito e competenze. Previsti  il potenziamento del sistema del micro credito, il rafforzamento dello strumento dell’apprendistato e la riproposizione dell’esperienza “Obiettivo Basilicata”, ovvero quel pacchetto di strumenti per stimolare l’economia regionale, frutto della concertazione con sindacati Confindustria e associazioni datoriali. Ma soprattutto l’inserimento di un reddito minimo garantito, in via sperimentale, destinato agli under 30, inoccupati, quindi alla ricerca del primo impiego, per un massimo di un anno, correlato all’elaborazione con il Centro per l’impiego, di un piano di ricerca di lavoro ed orientamento professionale. I beneficiari, il cui numero sarà individuato in base alle risorse disponibili, saranno scelti attraverso una  graduatoria ad hoc. Come forma di sostegno al reddito sono previsti anche buoni lavoro. Per quanto riguardo l’innovazione è prevista la realizzazione di un laboratorio regionale per l’interazione tra impresa-ricerca ed università. In tema di estrazioni, tutti gli impegni assunti da Pittella si possono riassumere in uno slogan: “Petrolio in cambio di sviluppo”. Obiettivo che passa attraverso “la ferrea contrarietà a forme di neocentralismo che vorrebbero avocare a Roma sia le decisioni che le valutazioni ambientali”,  subordinazione delle attività estrattive delle compagnie a programmi di sviluppo industriale regionale e tutela dell’ambiente. Ma soprattutto: stop a nuovi siti estrattivi, ricontrattazione del Memorandum, sviluppo di una pianificazione locale, e la costituzione di un fondo fondo finanziario aperto royalties: “mutuando dalle migliori esperienze internazionali, si realizzerà – si legge nel programma –  una legge regionale per l’istituzione del fondo alimentato dalle royalties per garantire una rendita perpetua per le future generazioni, tramite un opportuno “smoothing” temporale della spesa per tale risorsa, che consenta di utilizzarla a fini anticiclici, e di costituire un risparmio permanente, a beneficio delle generazioni future di

lucani”. Oltre a un servizio chiavi in mano da offrire a chi decide di investire in Basilicata. In tema energetico, un intero capito del programma dell’ex assessore alle Attività produttive è dedicato alle fonti rinnovabili.

Per stimolare l’imprenditoria giovanile è previsto un bando per giovani under 35 per finanziare idee di impresa in creatività e innovazione sociale (start up e spin off). Una scuola dell’artigianato (incontro tra vecchio artigianato e artigiani del nuovo millennio)  e una  e-school del design. A sostegno dei settori produttivi, soprattutto quelli a più alto tasso d’innovazione tecnologica, è previsto un rafforzamento della legge sulle reti di impresa e un aggiornamento del ddl su distretti e sistemi produttivi locali. Per quanto riguarda il Polo Fiat c’è l’impegno per un piano speciale per il settore automobilistico e le maestranze. Rilancio del mobile imbottito verso i nuovi materiali; la certificazione dei prodotti agricoli di alta qualità e rafforzamento strategie di marketing. 

Ampio spazio anche alle tematiche ambientali, con la promessa di una riforma dell’Agenzia regionale per l’ambiente e il completamento delle opere di bonifica dei siti inquinati. In tema di pari opportunità il programma di Pittella prevede la promulgazione di una legge regionale sulla cittadinanza di genere, voucher per la conciliazione, introduzione del Family Audit e il progetto tate familiari. Nel settore sanitario l’intento è quello di rivoluzionare i modelli organizzativi e migliorare la qualità dei servizi.  A favore dell’istruzione e della formazione, il programma prevede  un ampliamento mirato dell’offerta formativa universitaria, il coinvolgimento di competenze universitarie nella vita amministrativa regionale. Con l’istituzione di un osservatorio per il diritto allo studio scolastico e universitario.

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