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di VALERIO PANETTIERI
POTENZA – Ignazio Messina è consapevole che Italia Dei Valori non può più tornare indietro. Il segretario nazionale, a Potenza per la presentazione delle liste, lo ha ribadito chiaramente senza però mai nominare Rosa Mastrosimone: «Abbiamo voltato completamente pagina, ci sono stati degli errori, sicuramente personali, ma che interessano anche il partito. Perciò abbiamo rinnovato tutto, ce ne siamo fatti carico con candidature tutte nuove, pulite». E questa è una cosa che anche Gaetano Cantisani, con un po’ più enfasi ha dichiarato in apertura. «E’ un momento particolare ma abbiamo una storia che è il nostro vanto, questa lista che abbiamo composto l’avrei chiamata volentieri “la lista pulita” perché noi siamo l’unico partito veramente “pulito”». Nella segreteria regionale del partito è questo il baricentro della discussione. Messina ci ritorna più volte sullo «sforzo di rinnovamento». A partire dal passo indietro di Di Pietro «che ci ha permesso di fare un passo avanti senza, però, fare finta che non sia successo nulla. Abbiamo sbagliato e ce ne rendiamo conto, in questo modo sappiamo che non rifaremo gli stessi errori». 
Alla presentazione delle liste c’è anche Marcello Pittella, ma nessuna dichiarazione per lui. Solo una veloce stretta di mano con Messina e poi subito via. Una presenza però che serve per introdurre il discorso sul piano politico. «Siamo stati i primi – dice Cantisani – a dare pieno supporto a Pittella, che dal canto suo sicuramente terrà conto di quanto abbiamo fatto e di quanto proposto».  Concetto ribadito anche da Luciano Pisanello che ribadisce la «fatica nel mettere in piedi questa lista. A noi interessa eleggere persone pulite che rispettino i nostri valori fondamentali». Ci spera molto Italia dei Valori, vuole ottenere un risultato consistente in Basilicata. Ignazio Messina parla di «test importante» forte del fatto che a Trento si è andati bene nella coalizione di centrosinistra vittoriosa «perché – insiste Messina – il centrosinistra è il nostro alveo naturale. In Basilicata la nostra priorità è il lavoro e per fare questo bisognerà sfruttare la più grande risorsa, il petrolio. In questo momento c’è soltanto uno sfruttamento che provoca soltanto danni, ci sono le royalties più basse del mondo. Il nostro obiettivo è aumentare il gettito e sfruttare le risorse per le infrastrutture e per finanziare piccole e medie imprese».
Poi si salta sul nazionale, perché anche lì si hanno progetti. «italia dei Valori presenterà il simbolo alle europee. Siamo contrari alle larghe intese, non creano nulla di buono. Ci siamo opposti e forse siamo rimasti fuori anche per questo alle ultime elezioni. A noi comunque interessa riprendere quel cammino, l’evasione fiscale e la corruzione sono due aspetti dove lavorare per recuperare risorse. Ci sono circa 80 miliardi di beni confiscati, se ne vendessimo una parte potremmo evitare di alzare l’Iva». Idv c’è e resta ne centrosinistra, ma il vero nemico a quanto pare è il Movimento 5 Stelle. «A differenza loro – dice Cantisani – abbiamo fatto molto con meno parlamentari loro». la cosa è ribadita da Messina. «Io sono un grillino pentito, deluso da Grillo. Perché i parlamentari hanno dimostrato di aver tradito il nostro consenso. Il loro voto non era di palazzo e si è visto a trento, dove le percentuali sono state fallimentari. Invece di battersi per evitare che Berlusconi tornasse a governare il paese hanno scelto un’altra strada, quella che poi ha portato alle larghe intese. A noi interessano le battaglie tra la gente, è semplicemente una vergogna che un parlamentare condannato sia ancora lì».
v.panettieri@luedi.it
 

POTENZA – Ignazio Messina è consapevole che Italia Dei Valori non può più tornare indietro. Il segretario nazionale, a Potenza per la presentazione delle liste, lo ha ribadito chiaramente senza però mai nominare Rosa Mastrosimone: «Abbiamo voltato completamente pagina, ci sono stati degli errori, sicuramente personali, ma che interessano anche il partito. Perciò abbiamo rinnovato tutto, ce ne siamo fatti carico con candidature tutte nuove, pulite». E questa è una cosa che anche Gaetano Cantisani, con un po’ più enfasi ha dichiarato in apertura. 

«E’ un momento particolare ma abbiamo una storia che è il nostro vanto, questa lista che abbiamo composto l’avrei chiamata volentieri “la lista pulita” perché noi siamo l’unico partito veramente “pulito”». 

Nella segreteria regionale del partito è questo il baricentro della discussione. Messina ci ritorna più volte sullo «sforzo di rinnovamento». A partire dal passo indietro di Di Pietro «che ci ha permesso di fare un passo avanti senza, però, fare finta che non sia successo nulla. Abbiamo sbagliato e ce ne rendiamo conto, in questo modo sappiamo che non rifaremo gli stessi errori». 

Alla presentazione delle liste c’è anche Marcello Pittella, ma nessuna dichiarazione per lui. Solo una veloce stretta di mano con Messina e poi subito via. Una presenza però che serve per introdurre il discorso sul piano politico. 

«Siamo stati i primi – dice Cantisani – a dare pieno supporto a Pittella, che dal canto suo sicuramente terrà conto di quanto abbiamo fatto e di quanto proposto».  Concetto ribadito anche da Luciano Pisanello che ribadisce la «fatica nel mettere in piedi questa lista. A noi interessa eleggere persone pulite che rispettino i nostri valori fondamentali». 

Ci spera molto Italia dei Valori, vuole ottenere un risultato consistente in Basilicata. Ignazio Messina parla di «test importante» forte del fatto che a Trento si è andati bene nella coalizione di centrosinistra vittoriosa «perché – insiste Messina – il centrosinistra è il nostro alveo naturale. In Basilicata la nostra priorità è il lavoro e per fare questo bisognerà sfruttare la più grande risorsa, il petrolio. In questo momento c’è soltanto uno sfruttamento che provoca soltanto danni, ci sono le royalties più basse del mondo. Il nostro obiettivo è aumentare il gettito e sfruttare le risorse per le infrastrutture e per finanziare piccole e medie imprese».

Poi si salta sul nazionale, perché anche lì si hanno progetti. «italia dei Valori presenterà il simbolo alle europee. Siamo contrari alle larghe intese, non creano nulla di buono. Ci siamo opposti e forse siamo rimasti fuori anche per questo alle ultime elezioni. A noi comunque interessa riprendere quel cammino, l’evasione fiscale e la corruzione sono due aspetti dove lavorare per recuperare risorse. Ci sono circa 80 miliardi di beni confiscati, se ne vendessimo una parte potremmo evitare di alzare l’Iva».

 Idv c’è e resta ne centrosinistra, ma il vero nemico a quanto pare è il Movimento 5 Stelle. «A differenza loro – dice Cantisani – abbiamo fatto molto con meno parlamentari loro». la cosa è ribadita da Messina. 

«Io sono un grillino pentito, deluso da Grillo. Perché i parlamentari hanno dimostrato di aver tradito il nostro consenso. Il loro voto non era di palazzo e si è visto a trento, dove le percentuali sono state fallimentari. Invece di battersi per evitare che Berlusconi tornasse a governare il paese hanno scelto un’altra strada, quella che poi ha portato alle larghe intese. A noi interessano le battaglie tra la gente, è semplicemente una vergogna che un parlamentare condannato sia ancora lì».

v.panettieri@luedi.it 

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