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di SALVATORE SANTORO
POTENZA – Uno dei padri nobili del centrosinistra e della Dc lucana  ha dettato la propria scelta in vista delle elezioni regionali del 17 novembre. «Io voto Vito Santarsiero». 
Tonio Boccia lo ha detto durante l’incontro promosso dal circolo culturale Maritain, di Carlo Spirito, che si è svolto ieri sera al Grande Albergo Di Potenza. Ma  l’endorsemente a Vito Santarsiero è stato solo il passaggio finale della lunga analisi politica che Tonio Boccia ha offerto. 
Prima l’ex segretario regionale della democrazia cristiana dei tempi d’oro ha espresso giudizi trancianti sugli ultimi venti anni di politica. Sia nazionale che regionale. 
In pratica Boccia ha parlato di un ciclo politico «che si è aperto nel ‘94» ormai arrivato al capolinea, «ma non i risultati che ci eravamo posti». L’ex governatore ha quindi chiarito: «Gli obiettivi fissati, bisogna dirlo, non sono stati raggiunti». 
Il giudizio a metà tra il quadro nazionale e quello regionale. Boccia ha fatto per quasi due ore un percorso di analisi a salti e parallelismi tra Roma e la Basilicata. Ma di fatto ha parlato di una politica (o meglio di un quadro politico) che ha fallito. 
Detto questo Boccia ha ricondotto il fallimento a un bipolarismo «sbagliato, perchè sbagliati erano le forze politiche dei due schieramenti». E’ quindi passato alla critica del sistema elettorale maggioritario: «Buono nelle intenzioni ma che si è rivelato un errore». 
Da qui Boccia ha tuonato contro i livelli regionali: «E’ assurdo  che la Basilicata non sia riuscita ad approvare un nuovo Statuto regionale e quindi una una nuova legge elettorale». E ancora: «Dobbiamo pretendere che chi andrà in Consiglio ponga rimedio e che questa sia l’ultima volta che si vota con questo sistema». 
Insomma, senza mai alzare i toni, Boccia ha lanciato bordate rimanendo però sempre pacato. Nel suo stile. Ma le frecciate non sono mancate. Come quando ha parlato del prossimo appuntamento elettorale: «Un grosso guaio. Si va a votare in anticipo». E quindi pure senza fare riferimenti diretti e senza nominarlo ha criticato il governatore uscente Vito De Filippo: «Non è che uno può fare come se litiga con la moglie e sbatte la porta. La Regione merita rispetto. La Regione e le istituzioni sono un’altra cosa». E quindi ha “tuonato”: «Dobbiamo smettere di far dare sentenze alle Procure e ai giornalisti». «Tutti – ha proseguito – sono innocenti fino al terzo grado di giudizio». 
Boccia quindi non le ha mandate a dire. E sempre sul voto anticipato ha ribadito: «Il problema è che c’è un quadro politico nazionale che si sta scomponendo. Alle prossime elezioni politiche ci sarà un assetto politico differente. Ma noi in Basilicata siamo costretti ad andare a votare con uno schema politico che tra soli pochi mesi sarà superato». 
Poi le scelte: «Ad ogni modo  – ha spiegato l’ex parlamentare – bisogna votare e abbiamo il dovere di farlo per evitare disastri maggiori». E quindi ha spiegato le proprie scelte: «Voterò il centrosinistra perchè non è possibile per me votare il centrodestra di Berlusconi che per di più in Basilicata non è stato capace di fare mai un’opposizione esaltante». Ed entrando nello specifico Boccia ha concluso: «Voterò quindi il Pd di cui sono stato vicepresidente della Camera e per quanto riguarda il candidato scelgo Vito Santarsiero che conosco e che crede nei miei stesi valori». 
s.santoro@luedi.it

POTENZA – Uno dei padri nobili del centrosinistra e della Dc lucana  ha dettato la propria scelta in vista delle elezioni regionali del 17 novembre. «Io voto Vito Santarsiero». 

 

Tonio Boccia lo ha detto durante l’incontro promosso dal circolo culturale Maritain, di Carlo Spirito, che si è svolto ieri sera al Grande Albergo Di Potenza. Ma  l’endorsemente a Vito Santarsiero è stato solo il passaggio finale della lunga analisi politica che Tonio Boccia ha offerto. Prima l’ex segretario regionale della democrazia cristiana dei tempi d’oro ha espresso giudizi trancianti sugli ultimi venti anni di politica. Sia nazionale che regionale. In pratica Boccia ha parlato di un ciclo politico «che si è aperto nel ‘94» ormai arrivato al capolinea, «ma non i risultati che ci eravamo posti». 

L’ex governatore ha quindi chiarito: «Gli obiettivi fissati, bisogna dirlo, non sono stati raggiunti». Il giudizio a metà tra il quadro nazionale e quello regionale. Boccia ha fatto per quasi due ore un percorso di analisi a salti e parallelismi tra Roma e la Basilicata. Ma di fatto ha parlato di una politica (o meglio di un quadro politico) che ha fallito. Detto questo Boccia ha ricondotto il fallimento a un bipolarismo «sbagliato, perchè sbagliati erano le forze politiche dei due schieramenti». E’ quindi passato alla critica del sistema elettorale maggioritario: «Buono nelle intenzioni ma che si è rivelato un errore». 

Da qui Boccia ha tuonato contro i livelli regionali: «E’ assurdo  che la Basilicata non sia riuscita ad approvare un nuovo Statuto regionale e quindi una una nuova legge elettorale». E ancora: «Dobbiamo pretendere che chi andrà in Consiglio ponga rimedio e che questa sia l’ultima volta che si vota con questo sistema». Insomma, senza mai alzare i toni, Boccia ha lanciato bordate rimanendo però sempre pacato. Nel suo stile. Ma le frecciate non sono mancate. Come quando ha parlato del prossimo appuntamento elettorale: «Un grosso guaio. Si va a votare in anticipo». 

E quindi pure senza fare riferimenti diretti e senza nominarlo ha criticato il governatore uscente Vito De Filippo: «Non è che uno può fare come se litiga con la moglie e sbatte la porta. La Regione merita rispetto. La Regione e le istituzioni sono un’altra cosa». 

E quindi ha “tuonato”: «Dobbiamo smettere di far dare sentenze alle Procure e ai giornalisti». 

«Tutti – ha proseguito – sono innocenti fino al terzo grado di giudizio». Boccia quindi non le ha mandate a dire. E sempre sul voto anticipato ha ribadito: «Il problema è che c’è un quadro politico nazionale che si sta scomponendo. Alle prossime elezioni politiche ci sarà un assetto politico differente. Ma noi in Basilicata siamo costretti ad andare a votare con uno schema politico che tra soli pochi mesi sarà superato». 

Poi le scelte: «Ad ogni modo  – ha spiegato l’ex parlamentare – bisogna votare e abbiamo il dovere di farlo per evitare disastri maggiori». E quindi ha spiegato le proprie scelte: «Voterò il centrosinistra perchè non è possibile per me votare il centrodestra di Berlusconi che per di più in Basilicata non è stato capace di fare mai un’opposizione esaltante». Ed entrando nello specifico Boccia ha concluso: «Voterò quindi il Pd di cui sono stato vicepresidente della Camera e per quanto riguarda il candidato scelgo Vito Santarsiero che conosco e che crede nei miei stesi valori». 

s.santoro@luedi.it

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