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di PIERO QUARTO
«LA PACIFICAZIONE c’è già, nel segno di Pittella, di un generale rinnovamento e di una lista del Presidente». Vito De Filippo spegne, o prova a spegnere, le polemiche sulla sospensione dei candidati materani della Lista Pittella anche di quelli che sono dirigenti impegnati all’interno del Partito Democratico. «E’ una scelta temporanea che io interpreto come la non possibilità di poter svolgere la funzione in questo momento, non possono esserci ad esempio segretari di sezione in questo momento candidati in altre liste. 
Anche il segretario provinciale di Matera che è candidato, non svolge più quel ruolo» sostiene De Filippo, cercando chiaramente di minimizzare su quella che è apparsa una vera e propria contrapposizione esplosa negli ultimi giorni in un Pd che è sempre di più una polveriera.
Ma anche su questo il segretario regionale non ha dubbi: «voi parlate sempre del Pd perchè in realtà noi siamo quelli che hanno questa normale dialettica alla luce del sole. 
Non si parla mai di quello che è successivo nella scelta di Di Maggio o succede nel Movimento Cinque Stelle che si è spaccato perchè quelle cose non si sanno.  Di noi si conosce benissimo ogni cosa». 
E malgrado il tentativo, evidente, di abbassare la tensione De Filippo non può nascondere che a scatenare la polemica ed alzare l’attenzione su questi aspetti siano proprio alcune tensioni che ci sono all’interno del Pd e che proprio nel materano queste tensioni sono più forti e più spiccate rispetto ad altre zone della regione.
«E’ vero che forse gli accenti e i toni in qualche caso possono essere, da una parte e dall’altra, eccessivi ma è anche normale che non si possano sovrapporre le iniziative. 
Io capisco che ci siano questi accenti soprattutto in provincia di Matera. 
Poi devo dire che anche nel potentino ci sono state comunque delle tensioni per alcune scelte che sono state fatte. Penso per esempio ai segretari di sezione della Val d’Agri ed alla necessità di ritrovarsi con alcuni candidati nella lista del Presidente. 
E’ chiaro che magari queste situazioni vengono gestite con meno tensione rispetto al materano, ma io credo che in una campagna elettorale e normale è anche positivo che la tensione cresca con l’incedere del tempo e l’avvicinarsi della scadenza. 
La tensione aumenterà e crescerà ancora di più.
Ma di solito più la campagna elettorale è tesa e più alla fine si riescono a raccogliere i frutti di questa tensione». Di certo, malgrado i tentativi di rasserenare la situazione da parte di De Filippo ancora il malumore cova indubbiamente. 
Le parole contenute in un ricorso ai garanti testimoniano la preoccupazione che ha raggiunto livelli certamente molto alti per una comunicazione che è risultata sicuramente sgradita a parte del Pd cittadino e agli stessi candidati della lista Pittella.
Rimane il dato politico di fondo che vede un confronto serrato e molto aspro all’interno dello stesso schieramento tra il Pd e la Lista Pittella e la risposta politica che potrà scaturire con il voto è certo il vero ago della bilancia ed il vero oggetto del contendere per capire quale è la parte veramente forte politicamente del Pd del materano. 
Lo scontro si annuncia molto duro ed altre puntate di questa campagna elettorale sicuramente ci saranno. La tensione certamente sale. Ma non è detto che sia davvero un bene.
p.quarto@luedi.it

«La pacificazione c’è già, nel segno di Pittella, di un generale rinnovamento e di una lista del Presidente». Vito De Filippo spegne, o prova a spegnere, le polemiche sulla sospensione dei candidati materani della Lista Pittella anche di quelli che sono dirigenti impegnati all’interno del Partito Democratico. 

 

«E’ una scelta temporanea che io interpreto come la non possibilità di poter svolgere la funzione in questo momento, non possono esserci ad esempio segretari di sezione in questo momento candidati in altre liste. Anche il segretario provinciale di Matera che è candidato, non svolge più quel ruolo» sostiene De Filippo, cercando chiaramente di minimizzare su quella che è apparsa una vera e propria contrapposizione esplosa negli ultimi giorni in un Pd che è sempre di più una polveriera.

Ma anche su questo il segretario regionale non ha dubbi: «voi parlate sempre del Pd perchè in realtà noi siamo quelli che hanno questa normale dialettica alla luce del sole. 
Non si parla mai di quello che è successivo nella scelta di Di Maggio o succede nel Movimento Cinque Stelle che si è spaccato perchè quelle cose non si sanno.  Di noi si conosce benissimo ogni cosa». 

E malgrado il tentativo, evidente, di abbassare la tensione De Filippo non può nascondere che a scatenare la polemica ed alzare l’attenzione su questi aspetti siano proprio alcune tensioni che ci sono all’interno del Pd e che proprio nel materano queste tensioni sono più forti e più spiccate rispetto ad altre zone della regione.

«E’ vero che forse gli accenti e i toni in qualche caso possono essere, da una parte e dall’altra, eccessivi ma è anche normale che non si possano sovrapporre le iniziative. Io capisco che ci siano questi accenti soprattutto in provincia di Matera. Poi devo dire che anche nel potentino ci sono state comunque delle tensioni per alcune scelte che sono state fatte. Penso per esempio ai segretari di sezione della Val d’Agri ed alla necessità di ritrovarsi con alcuni candidati nella lista del Presidente. E’ chiaro che magari queste situazioni vengono gestite con meno tensione rispetto al materano, ma io credo che in una campagna elettorale e normale è anche positivo che la tensione cresca con l’incedere del tempo e l’avvicinarsi della scadenza. La tensione aumenterà e crescerà ancora di più.Ma di solito più la campagna elettorale è tesa e più alla fine si riescono a raccogliere i frutti di questa tensione». 

Di certo, malgrado i tentativi di rasserenare la situazione da parte di De Filippo ancora il malumore cova indubbiamente. Le parole contenute in un ricorso ai garanti testimoniano la preoccupazione che ha raggiunto livelli certamente molto alti per una comunicazione che è risultata sicuramente sgradita a parte del Pd cittadino e agli stessi candidati della lista Pittella.

Rimane il dato politico di fondo che vede un confronto serrato e molto aspro all’interno dello stesso schieramento tra il Pd e la Lista Pittella e la risposta politica che potrà scaturire con il voto è certo il vero ago della bilancia ed il vero oggetto del contendere per capire quale è la parte veramente forte politicamente del Pd del materano. Lo scontro si annuncia molto duro ed altre puntate di questa campagna elettorale sicuramente ci saranno. La tensione certamente sale. Ma non è detto che sia davvero un bene.

p.quarto@luedi.it

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