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POTENZA – Ma i big nazionali del Pd a sostegno di Pittella dove sono? Per ora hanno “marcato visita”. Non se ne hanno notizie. Eppure mancano undici giorni all’apertura delle urne. Ed è quasi partita la volata finale per l’elezione del nuovo presidente della Giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio di Basilicata.

Tutto sta procedendo secondo copione. Con le centinaia di candidati che stanno macinando chilometri e utilizzando tonnellate di carta per manifesti e volantini per arrivare a tutti i possibili elettori. Con doppi e tripli numeri di cellulari per inviare sms a tutti, nessuno escluso. Con in più un utilizzo a tappeto dei social-network con più o meno consapevolezza.

L’unica eccezione è l’assenza dei big a sostegno del candidato governatore del centrosinistra. Un fatto inedito. Che va in controtendenza con quello che accade nel centrodestra, invece, dove quasi ogni giorno ormai c’è un esponente nazionale in Basilicata: Meloni, Fitto, Lorenzin, Gasparri. L’agenda, insomma, è piena per tentare di aiutare il candidato governatore Tito Di Maggio e i candidati consiglieri nella corsa al Palazzo della Regione.

Non si contano anche le presenza nazionali dei Radicali a sostegno di Zamparutti e Bolognetti con Pannella ormai di casa a Potenza e conb la visita anche del ministro Bonino. Arriverà anche Grillo gli ultimi giorni di campagna elettorale per perorare la causa dei 5 stelle. Insomma tutti tranne quelli del Pd.

E’ anche vero che il congresso nazionale rende più interessanti altre piazze e probabilmente sconsiglia, per equilibri interni di mischiare le vicende con le elezioni regionali. Tanto più che uno dei candidati alla segreteria nazionale è l’eurodeputato lucano Gianni Pittella che è pure il fratello maggiore del candidato governatore Marcello Pittella. Ma detto questo fa comunque rumore l’assenza dei big nazionali dalla scena regionale: ci si gioca comunque la presidenza di una regione e il Partito democratico nel Sud non è rappresentato da altri esponenti. Ma forse c’è dell’altro. E’ stato un banale caso il fatto che Gianni Pittella sabato scorso per la presentazione della propria candidatura alla segreteria nazionale non abbia ricevuto “visita” da parte di nessun colonnello democratico? Può essere. Come può anche essere che invece, al netto dei proclami di circostanza, la ferita interna dopo le Primarie del 22 settembre non si sia ancora rimarginata.

s.santoro@luedi.it

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