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La bufera del tesseramento è stata chiusa direttamente da Roma. Ieri infatti la Direzione Nazionale del Pd ha approvato con dodici voti contrari e due astenuti la «sospensione del tesseramento dei nuovi iscritti dal giorno 11 novembre (lunedì, ndr)  al giorno della Convenzione nazionale (24 novembre).

I circoli del Pd resteranno aperti nelle giornate di sabato 9 e domenica 10 novembre». Una comunicazione che però non spegne polemiche e malumori sul territorio materano. Soprattutto perchè sono decine i cittadini che da qualche giorno si recano nella sede del partito in vico Passarelli ma non possono fare la tessera, perchè non ce ne sono più.

Ma andiamo con ordine. Prima la questione dell’aumento di iscritti  che a Matera supera il 300 per cento. Un dato però considerato fisiologico in tempo di congressi. Nel 2009 furono 2100 le tessere (numeri ufficiali della segreteria cittadina) mentre l’anno passato il 2012 sole 320 e quest’anno se ne contano circa 1500. Insomma l’attrazione del congresso, la voglia di scegliere amplificherebbe inevitabilmente il numero delle iscrizioni e i numeri salgono in maniera impressionante.

Ben più aperto è invece il dibattito sulla questione delle tessere che non sono state fatte in questi ultimi giorni.

 Da una parte infatti sono molti i dirigenti che sottolineano come «si poteva benissimo ricorrere a prestampati per fare delle preiscrizioni in attesa delle nuove tessere. Improvvisamente, pur con giorni definiti per le adesioni, ci siamo ritrovati con oltre mille tessere fatte. Molte le persone che sono state costrette a tornare a casa a mani vuote». Preoccupazioni e segnalazioni che sarebbero arrivate anche ai vertici nazionali del partito e che servono evidentemente a confermare un clima generale, tutt’altro che idilliaco. Di sfiducia.

Del resto le tessere saranno importanti in prossimità dei congressi anche locali e lì si capiranno i numeri che ci sono e i relativi equilibri politici. Di certo però sul tesseramento dubbi e veleni aumentano  in queste ultime ore..

A scansare polemiche e maldicenze ci pensa Cosimo Muscaridola segretario cittadino di Matera del partito che spiega: «l’aumento in prossimità dei congressi è fisiologico ed i numeri degli ultimi cinque anni lo dimostrano chiaramente.

Per quanto riguarda quest’anno le tessere sono ferme da martedì scorso perchè non ce ne sono altre e non me ne arrivano. La stima ufficiale definita attraverso l’ufficio adesioni del 10 ottobre parlava di 1206 tessere compresi i rinnovi. Ora saremo intorno alle 1500 circa» spiega Muscaridola, «ma le procedure sono state indicate e accertate da una commissione a cui partecipa ogni componente del partito. Pacchetti di tessere? Un’ipotesi che escludo nella maniera più assoluta. I tesseramenti sono aperti da maggio e per due volte a settimane si sono raccolte le iscrizioni. Quando c’era qualcuno al partito anche in più giorni. I numeri ad ottobre erano quelli, oggi qualcosa in più. E da Roma altre tessere non ne arrivano». Di certo però il via vai di questi giorni con molte persone rimaste a bocca asciutta non ha portato a rasserenare gli animi. Aprendo ad ipotesi di ogni tipo. Che hanno al centro non solo gli equilibri politici nazionali ma anche la bagarre dei congressi  locali.

p.quarto@luedi.it

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