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SONO d’accordo con  il professor Antonio Ribba: queste elezioni regionali risentono negativamente della mancata approvazione di una nuova legge regionale in conseguenza della mancata approvazione del nuovo Statuto Regionale.

Accade così che la riduzione dei consiglieri, pur  necessaria per contenere le spese per la politica,  rappresenta una forte limitazione di rappresentanza territoriale, in quanto solo candidati espressione dei due capoluoghi o di città medio-grandi sono “potenzialmente” in grado di ottenere il numero di preferenze necessario all’elezione. Si pensi che rispetto alle regionali del 2010 il numero di preferenze per ottenere un seggio, anche per i partiti più piccoli ,è almeno raddoppiato. Molto meglio dunque, come ci ha ricordato Ribba, la legge elettorale che sinora ha determinato la composizione dei nostri due Consigli Provinciali con la ripartizione del territorio provinciale in collegi circoscrizionali. Nell’attuale assemblea consiliare della Provincia di Potenza infatti esiste una buona rappresentanza di tutti i comprensori che hanno specificità socio-politiche diverse tra loro.

Nel nuovo Consiglio Regionale invece – in attesa della nuova legge regionale – c’è il rischio dell’assenza di rappresentanza di territori, come la Val d’Agri (nonostante l’abbondanza di candidati) che sta affrontando una fase delicatissima per la gestione delle risorse energetiche e per il suo futuro. Si continua a ripetere che la prossima legislatura regionale sarà fondamentale per le riforme specie nel sistema delle autonomie locali e quindi indebolire la rappresentanza democratica di piccole comunità è un problema al pari di quello del lavoro e dello sviluppo economico. I livelli di partecipazione democratica dei cittadini non devono mai ridursi perché come accaduto subito dopo la nascita delle Regioni il “centralismo” è dietro l’angolo e non vorrei si trasformasse in “centralismo potentino”.

Per quanto riguarda il mio impegno politico, ha condiviso in Provincia un’esaltante esperienza amministrativa a fianco del vice presidente Massimo Macchia al quale va il mio sostegno con l’incoraggiamento a proseguire la sua stagione di impegno per il nostro territorio. Credo che sia necessario evitare di disperdere i voti tra i tanti candidati della Val d’Agri e all’interno della nutrita offerta politica individuare chi non ha più nulla da dimostrare perché ha già dato dimostrazione di attaccamento alle nostre comunità specie in difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini, animato dall’obiettivo di far diventare il petrolio un’opportunità per tutti.

*consigliere Idv Provincia di Potenza

 

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