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POTENZA – Chiunque sarà il vincitore avrà davvero poco tempo per festeggiare. Un brindisi è concesso. Magari pure una bella dormita per recuperare energia e lucidità dopo gli inevitabili chilometri macinati in campagna elettorale e le decine di incontri in giro per la Basilicata. Ma senza eccessi. Perchè la Basilicata non può aspettare oltre. Entro la fine dell’anno, per l’ente Regione ci sono delle scadenze che non aspettano. Per il prossimo governatore lucano sarà un inizio in salita. Complicato. Molto più del solito quando le elezioni (a scadenza naturale) avvenivano in primavera. Il voto a fine anno rappresenta un inedito per la Basilicata e un concentrato di difficoltà già dalla partenza che non potrà essere “soft”.

Innanzitutto bisognerà studiare la nuova legge Finanziaria che di solito viene approvato a cavallo delle feste natalizie. Poi c’è la data del 31 dicembre e cioè la fine dell’anno che di solito rappresenta uno spartiacque per finanziamenti, progetti, delibere soprattuto in materia di finanziamenti europei e statali.

Tutto questo in un clima complicato. Con la crisi che ha messo in ginocchio tantissime famiglie e con le aspettative che comunque saranno alte come sempre accade dopo la sbornia elettorale che è contraddistinta sempre da belle parole “coniugate” all’ottimismo di circostanza.

Ma il tempo è tiranno. Che il vincitore sia il centrosinistra con Marcello Pittella o il centrodestra di Tito Di Maggio o ancora il Movimento 5 Stelle di Piernicola Pedicini (o magari a sorpresa la Murante, o la Zamparutti o gli altri) poco cambia. Subito dopo le elezioni comincerà la vera sfida contro il tempo, con una situazione economica regionale che non brilla. Che i soldi a disposizione siano pochi lo sanno pure i muri. Ma intanto il calendario è corto.

Il 17 e 18 novembre (domenica e lunedì prossimi) si vota per il rinnovo del Consiglio regionale e per l’elezione del nuovo presidente della Giunta. Immediatamente inizierà lo spoglio delle schede. Presumibilmente martedì 19 novembre dovrebbe essere ufficiale la lista dei 19 consiglieri regionali eletti più il presidente. Non sono operazioni automatiche viste che rispetto alle varie percentuali delle liste dovranno anche essere calcolati i consiglieri regionali eletti con il meccanismo dei resti. E dovrà anche essere calcolato il numero degli eletti del listino del candidato presidente vincitore. Ma non è la prima volta che si vota: entro 24 ore tutto dovrebbe essere chiaro.

Ma poi ci sono i vari passaggi di legge e le varie scadenze prima della convalida degli eletti. Insomma prima di una ventina di giorni dalle elezioni è impensabile che il Consiglio regionale con il nuovo presidente della giunta possa mettersi al lavoro. In tutto questo il governatore eletto dovrà pure scegliere e nominare la nuova giunta che per la prima volta nella storia della Basilicata sarà composta da quattro assessori e non più da sei. Va quindi ridisegnata anche la mappa dei Dipartimenti e delle competenze di ciascun settore. In pratica dei sei Dipartimenti (Ambiente, Formazione, Attività produttive, Infrastrutture, Sanità e Agricoltura) ne dovranno essere formati solo 4 con competenze che si intrecceranno.  Un altro impegno non da poco che non è solo formale. La formazione delle giunta e la mappa delle competenze è il primo atto fondamentale e programmatico con il quale dovrà misurarsi il prossimo presidente della Regione. Sbagliare in partenza non è concesso. Non questa volta. E quindi anche le riunioni fiume tra partiti per la spartizione delle poltrone dovranno essere per lo meno accelerate. Ad ogni modo le procedure e i tempi tecnici quelli sono. Insomma il rischio è che prima del 10 dicembre (forse il 15) la macchina ammnistrativa regionale non potrà partire. Restarenno quindi un paio di settimane per approvare la Finanziaria. Certo viste le condizioni sarà possibile chiedere una proroga e quindi presentare un documento snello per poi completare la Finanziaria nella scadenza estiva quando di solito si approva l’Assestamento di Bilancio entro la prima settimana di agosto. Ma le scadenze al 31 dicembre restano. E non sarà semplice. Tanto più che in Consiglio ci saranno tante facce nuove e molti esordienti che dovranno imparare in fretta. Insomma sarà un inizio a dir poco complicato.

s.santoro@luedi.it

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