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POTENZA – Il nuovo Consiglio differisce da quello uscente innanzitutto per il numero. I consiglieri non sono più 30 ma 20. Questo per effetto del decreto nazionale della “spending review” decisa dallo scorso governo nazionale. In tale contesto ovviamente sono tante le differenze. Innanzitutto c’è una maggioranza più snella: 12 consiglieri regionali contro i 18 del 2010. Ma è fisiologico: bastano 11 legislatori per approvare leggi e provvedimenti.  Questa la mappa dei partiti. Sei consiglieri (compresi i 2 del listino) sono del Pd che subisce un forte snellimento: nel 2010 gli eletti democratici erano 10. Crolla invece il Pdl che passa da 8 consiglieri eletti a 2 (tre con il ripescaggio di  Pace dopo che Di Maggio si sarà dimesso ufficialmente). 

Sparisce completamente l’Italia dei valori che tre anni elesse ben tre consiglieri (anche se nel corso della legislatura scesero a 2). Non ci sarà nessun esponente dei Popolari uniti che invece con Scaglione erano in Consiglio sia nell’ultima che nella penultima legislatura. Confermata la presenza di un consigliere della Sel con il riconfermato  Romaniello che questa volta però è stato eletto fuori dalla coalizione di centrosinistra. Riconfermano un consigliere regionanle anche i socialisti con Francesco Pietrantuono al posto di Rocco Vita. Scende invece il numero dei consiglieri dell’Udc che questa volta sono rappresentato dal solo Mollica che però tre anni fa fu eletto con un altro partito. Per le novità c’è senz’altro da citare l’ingresso dei grillini che hanno eletto due consiglieri (uno a Matera e uno a Potenza). Numerosa poi la pattuglia dei consiglieri della lista “Pittella presidente”. Sono tre (i giovanissimi Polese e Robortella a Potenza più Bradascio a Matera) e hanno il numero minimo per formare un gruppo consiliare autonomo. Sempre per gli effetti del decreto nazionale non si può dare vita a monogruppi. Nuovi partiti in Consiglio sono rappresentato dal Centro Democratico con Benedetto (ex Idv), Realtà Italia con Galante e Fratelli d’Italia con Rosa (ex Pdl). Altra novità è la sparizione di una sola minoranza: c’è il centrodestra,il Movimento 5 Stelle e la Sel.

sal.san.

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