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POTENZA – A colpi di almeno un comunicato al giorno – generalmente dal tono polemico e comunque di denuncia – Gianni Rosa ha conquistato il titolo del “signor no” della precedente legislatura. Un’opposizione, la sua, che non ha fatto sconti a nessuno, tanto al Pd e alla forze di maggioranza, che allo stesso Pdl si cui prima faceva parte. Per qualcuno fin troppo provocatore, ma alla fine – gli va riconosciuto – interprete di un modello di contrapposizione a quello che lui stesso definisce “sistema Basilicata” che riesce a resistere nel quadro complessivo di un’opposizione che non riesce a catalizzare consensi. Con i suoi 3540 voti, l’ex falco del Pdl, uno dei pochi consigliere a non essere stato coinvolto nell’inchiesta sulla Rimborspoli lucana, Rosa è stato il candidato più votato a Potenza e in provincia della coalizione  di centrodestra. Guadagna così di diritto la riconferma in Consiglio.

Anche grazie al sostegno del suo partito, i Fratelli d’Italia di Basilicata, che in questi mesi ha saputo costruire una rete abbastanza larga sul territorio. Lì dove il Pdl fa flop e anche contestatori per eccellenza come gli esponenti del Movimento 5 Stelle non riescono a raccogliere il malcontento diffuso in regione, la voce contro del consigliere di Avigliano continuerà a farsi sentire in aula. 

Consigliere, perché i lucani l’hanno riconfermata?

Perché in questi anni ho lavorato con serietà, costruendo un’alternativa vera, al centro sinistra ma anche a chi doveva essere opposizione e nei fatti non lo è stata. Ma soprattutto grazie all’entusiasmo che ha contraddistinto il lavoro di Fratelli d’Italia di Basilicata. tanta passione e voglia di fare buona politica da parte di chi ha sofferto e infine ha gioito con me.

Quindi in Cosniglio  continuerà a interpretare il ruolo del  “signor no”?

Io non sono un contestatore a prescindere. Ma credo fortemente che il ruolo dell’opposizione sia quello di esercitare il controllo e la proposta. Se il nuovo esecutivo continuerà a fare le “schifezze” che sono state fatte fino a ora – a cominciare dal neo presidente ed ex assessore Pittella – noi continueremo a batterci così come abbiamo fatto fino a questo momento.

Quindi continuerà a rappresentare i lucani contro?

Certo. Il risultato del voto l’ha detto. Siamo stati premiati per questo. Voglio rappresentare tutti i lucani che non si sentono rappresentati da questo centrosinistra ma anche quelli  che non si riconoscono nel Pdl (ormai ex).

Un Pdl, con cui voi alla fine vi siete alleati,  che invece non si è mostrato all’altezza della sfida. 

Beh, un partito che perde sette punti in tre anni, e passa da 8 a 2 consiglieri, qualche interrogativo dovrebbe porselo. Io l’ho sempre denunciato: da tempo si è venuto a creare un malumore palpabile che alla fine mi ha spinto a credere nel progetto di Giorgia Meloni. Ora i numeri ci hanno dato ragione. Un altro centrodetsra è possibile. In queste settimane abbiamo provato a coinvolgerli con la nostra passione, con la voglia di fare politica. Senza grosso successo, però.

Ma ora cosa cambierà in Consiglio con i colleghi del Pdl?

Io sono lì per fare opposizione visibile e palpabile a Pittella.  Se lo faranno anche agli altri, lavoreremo insieme. Ma una cosa è importante sottolinearla: non sono i numeri ma la qualità della proposta a fare l’opposizione. Lo dimostreremo anche questa volta.

m.labanca@luedi.it

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