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La notizia giornalistica che mette in dubbio il seggio all’Udc in favore del Pdl è senza fondamento secondo quanto prevede il calcolo per l’attribuzione  in relazione alla L. 108/68.
L’articolo 15 della stessa legge, infatti, stabilisce che una volta attribuiti i seggi a quorum pieno nelle circoscrizioni di Potenza e di Matera, i restanti  sono assegnati in sede regionale. 
I seggi a quoziente pieno  tra le due Provincie sono sei e, quindi, quelli da attribuire a livello regionale sono dieci che vengono ripartiti con un quoziente stabilito da tutti i resti che confluiscono nel regionale. 
Una volta fissato il quoziente, a chi raggiunge quest’ultimo viene attribuito il, ovvero i seggi, che nel caso di queste ultime elezioni sono tre. 
I restanti  ( 7 ) vengono assegnati alle liste che hanno il maggiore resto. 
Dai dati del Ministero risulta che l’ultimo dei sette seggi da attribuire viene attestato all’Udc che avrebbe una differenza percentuale dello 0,35% ( circa 800 voti ) rispetto all’Italia dei Valori e non, come erroneamente riportato dalla stampa, al Pdl. 
Si precisa che a quest’ultimo viene assegnato il secondo scranno quale resto più alto e che, quindi, non avrebbe dal proporzionale altri seggi se non quello che gli viene attribuito dal regionale secondo il richiamato Art. 15 comma 13. 
Sempre in riferimento all’articolo, è bene sottolineare che anche l’eventuale attribuzione di diverse migliaia di voti al Popolo della Libertà non modificherebbe la situazione. 
Del resto, anche rispetto alla procedura elettorale, la Commissione presso il Tribunale non sembra possa provvedere in  “ autonomia “ a rettificare il contenuto dei verbali.
La questione dibattuta circa eventuali errori, quindi, si svolge tra i singoli candidati del Pdl e non ha rilevanza con altre liste, ma solo all’interno della stessa per la graduazione di coloro che hanno partecipato alla competizione.
Non v’è chi non veda, pertanto, che si è chiamati all’applicazione di una norma ( L. 108/68 e L. 43/95 ) che essendo datata risulta più volte interpretata ed applicata, cosicché non può esservi dubbio sulla sua perfetta coerenza con quanto il Ministero dell’Interno ha pubblicato sul proprio sito istituzionale. 

«La notizia giornalistica che mette in dubbio il seggio all’Udc in favore del Pdl è senza fondamento secondo quanto prevede il calcolo per l’attribuzione  in relazione alla L. 108/68.» Così Franco Mollica (Udc) replica all’approfondimento sull’attribuzione dei seggi dopo le elezioni del 17 e 18 novembre scorsi. 

 

Il consigliere uscente non concorda con l’ipotesi fatta sul caso di Filiano. I voti assegnate nella sezione del paesino del Vulture sono al vaglio dei magistrati del Tribunale di Potenza: sotto esame le preferenze assegnate al Pdl e il seggio assegnato all’Udc.  

Mollica, dal canto suo, spiega: «L’articolo 15 della stessa legge, infatti, stabilisce che una volta attribuiti i seggi a quorum pieno nelle circoscrizioni di Potenza e di Matera, i restanti  sono assegnati in sede regionale. I seggi a quoziente pieno tra le due Provincie sono sei e, quindi, quelli da attribuire a livello regionale sono dieci che vengono ripartiti con un quoziente stabilito da tutti i resti che confluiscono nel regionale.»

«Una volta fissato il quoziente, a chi raggiunge quest’ultimo viene attribuito il, ovvero i seggi, che nel caso di queste ultime elezioni sono tre – aggiunge -. I restanti  ( 7 ) vengono assegnati alle liste che hanno il maggiore resto. Dai dati del Ministero risulta che l’ultimo dei sette seggi da attribuire viene attestato all’Udc che avrebbe una differenza percentuale dello 0,35% ( circa 800 voti ) rispetto all’Italia dei Valori e non, come erroneamente riportato dalla stampa, al Pdl.» 

«Si precisa che a quest’ultimo viene assegnato il secondo scranno quale resto più alto e che, quindi, non avrebbe dal proporzionale altri seggi se non quello che gli viene attribuito dal regionale secondo il richiamato Art. 15 comma 13». 

C’è anche altro: «Sempre in riferimento all’articolo, è bene sottolineare che anche l’eventuale attribuzione di diverse migliaia di voti al Popolo della Libertà non modificherebbe la situazione. Del resto, anche rispetto alla procedura elettorale, la Commissione presso il Tribunale non sembra possa provvedere in  “autonomia“ a rettificare il contenuto dei verbali. La questione dibattuta circa eventuali errori, quindi, si svolge tra i singoli candidati del Pdl e non ha rilevanza con altre liste, ma solo all’interno della stessa per la graduazione di coloro che hanno partecipato alla competizione.»

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