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Il governatore Vito Bardi

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POTENZA – Il governatore Vito Bardi ha azzerato la giunta regionale nominata a maggio del 2019 ritirando per decreto le deleghe e le nomine ad assessore dei leghisti Francesco Fanelli e Donatella Merra, dei forzisti Francesco Cupparo e Rocco Leone, e del meloniano Gianni Rosa.

La decisione, stando a quanto evidenziato dallo stesso governatore in una conferenza stampa, è stata assunta con l’obiettivo di arrivare in tempi strettissimi alla formazione di una nuova giunta, dopo lo stallo creatosi nelle scorse settimane.

“Non è più il tempo di interessi personali, entro la prossima settimana dovremo giungere a questo risultato”. Queste le parole del governatore che ha sottolineato l’importanza di una mediazione politica, quindi ha elencato le principali emergenze da affrontare. In primis la pandemia, su cui ha rivendicato il lavoro svolto che a suo avviso dovrebbe essere motivo “di orgoglio per tutti soprattutto nella maggioranza”. Poi la crisi energetica, le scadenze della progettazione per i bandi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, e da ultimo la guerra in Ucraina.

“Non è più tempo per interessi personali, in uno scenario così denso di criticità ci troviamo di fronte a una crisi politica. I tempi della politica – ha detto Bardi – non sembrano coincidere con i tempi della storia. Di fronte a questa situazione le dinamiche della politica regionale sono incomprensibili. Non vorrei che la mia pazienza fosse scambiata per altro, mentre è solo la volontà di continuare a lavorare a servizio dei lucani che mi hanno eletto alla presidenza della giunta”.

In finale Bardi ha richiamato alla responsabilità i partiti.

“Le interlocuzioni – ha chiarito il presidente – servono per chiarire aspetti nebulosi , in questi giorni si vedranno le cose sulle quali ci sono diversità di vedute”.

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