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Salvatore Caiata, Giuseppe Moles, Maria Di Lascio e Dino Bellettieri sabato a Lagonegro

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POTENZA – Accettare, o meno, gli inviti a sostenere pubblicamente la corsa alla fascia tricolore dell’aviglianese Giuseppe Mecca, ex segretario provinciale della Lega sponsorizzato dal capogruppo del carroccio in Consiglio regionale, Tommaso Coviello, ma avversato dai Fratelli d’Italia. Così come Maria Di Lascio a Lagonegro, lanciata nel suo terzo tentativo di conquista del Comune dal capogruppo di Forza Italia, Francesco Piro, ma mai riconosciuta dalla Lega.

E’ questo il dilemma del governatore Vito Bardi a 11 giorni dalla fine della campagna elettorale per il voto del 20-21 settembre, in cui un lucano di quattro sarà chiamato a rinnovare sindaci e consigli comunali di 22 municipi di varia dimensione. Da Carbone a Matera, per l’appunto, passando per altri centri di rilevanza non trascurabile, come Avigliano, Montalbano Jonico, Senise, Sant’Arcangelo e Lagonegro.

Domani nella città dei Sassi è prevista una visita del vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, a sostegno del candidato del centrodestra unito, Rocco Sassone.

Nell’annuncio del coordinamento cittadino di Forza Italia Matera il nome del governatore non c’è, ma nessuno nello staff del candidato dubita della presenza del generale, in questo o in un altro degli appuntamenti elettorali in programma di qui alla fine della prossima settimana. D’altronde quella di Sassone è l’unica candidatura davvero politica in campo nei 22 comuni lucani che andranno al voto. L’unica discussa dai leader nazionali del centrodestra e l’unica in cui i partiti del vecchio Polo delle libertà si presentano con i rispettivi simboli, s’intende. Proprio come a Potenza l’anno scorso col leghista Mario Guarente, che si vide affiancare sul palco dal governatore in occasione di un comizio in piazza di Matteo Salvini.

Tutt’altra storia, invece, ad Avigliano e Lagonegro, dove il centrodestra si presenta diviso, nella forma e nella sostanza.

A rimarcare la spaccatura nel primo dei due centri, che a oggi rappresenta l’ultima roccaforte dello storico centrosinistra lucano, ieri c’ha pensato, su Facebook, un fedelissimo del governatore come l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa, che ha pubblicato una foto assieme a due aspiranti consiglieri della lista a sostegno della candidatura a sindaco di Angelo Summa, democratico e assessore della giunta uscente: Vincenzo Claps (portavoce cittadino di Fratelli d’Italia), e Renato Zaccagnino.

«In questa campagna elettorale, dove le energie si sprecano di più per fomentare una propaganda d’odio nei miei confronti che per portare alla luce le idee ed i progetti per la nostra Avigliano – ha dichiarato l’assessore – , Vincenzo e Renato spiccano per qualità che pochi hanno: un senso profondo di lealtà verso la propria città e le proprie radici e rispetto per l’amicizia, che pochi hanno».

«Avigliano – ha aggiunto Rosa – sarà fortunata ad avere amministratori come voi perché chi conosce questi valori non farà mai i propri interessi ma quelli dei cittadini».

A Lagonegro, invece, sabato sera è toccato al segretario regionale dei Fratelli d’Italia, il deputato Salvatore Caiata, intervenire di persona, in piazza al fianco di Di Lascio, per provare a rimettere assieme i cocci. Dopo la candidatura nella lista a sostegno della corsa alla fascia tricolore di Antonio Brigante, della segretaria cittadina del partito di Giorgia Meloni, Caterina Forastieri, già commissariata nei giorni scorsi con la motivazione di dover «mantenere il giusto equilibrio all’interno del partito».

«Bardi verrà a Lagonegro», ha rassicurato tutti la candidata sindaca, che nelle liste a sostegno dei suoi rivali si è ritrovata anche due componenti della Commissione pari opportunità della Regione nominate in quota Forza Italia, Anita Bulgo, e Lega, Concetta Iannibelli.

«Non ci divideranno», ha sottolineato il commissario regionale di Forza Italia, Giuseppe Moles, salito sul palco con Caiata. Ma con loro della Lega non s’è visto nessuno.

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