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Cecilia D’Elia

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POTENZA – Ci sarà ancora un po’ di Basilicata ai vertici del Partito democratico.
Ieri mattina, infatti, il neo segretario nazionale Enrico Letta ha nominato come responsabile nazionale Pari opportunità del partito la potentina Cecilia D’Elia, già portavoce della Conferenza nazionale delle donne democratiche.
Nelle scorse settimane il nome di D’Elia era circolato con insistenza quale possibile vice dell’ormai ex segretario Nicola Zingaretti, con cui ha condiviso buona parte del suo percorso politico. Dopo il trasferimento a Roma a metà degli anni ‘80.

Prenderà il posto alle parti opportunità della romagnola Lucia Bongarzone, a cui era succeduta anche alla guida della Conferenza delle donne democratiche.
Bisognerà attendere qualche altro giorno, invece, per conoscere il destino del secondo lucano ai vertici del Pd di Zingaretti, l’ex presidente del Consiglio regionale Piero Lacorazza, che a giugno dell’anno scorso era stato nominato vice responsabile Organizzazione del partito con delega al Sud e alle isole.

Ieri Letta ha rinnovato l’incarico di responsabile organizzazione del partito a Stefano Vaccari, ma la conferma dei suoi vice non sarà automatica. Per questo sarebbero già all’opera gli ambasciatori dell’ex presidente del Consiglio regionale, con una sponda preziosa nell’ex renziano Vito De Filippo, rientrato nel Pd a gennaio ma da sempre vicino al nuovo segretario. Se poi da questa sponda nascerà un nuovo asse Lacorazza – De Filippo all’interno i dem lucani si vedrà nei prossimi mesi, senza dover attendere la ressa per i posti migliori per un’elezione, o ri-elezione, in Parlamento. Nel 2023.

Da definire, infatti, c’è sempre il percorso che entro la fine dell’anno dovrebbe portare al rinnovo dei vertici regionali del Pd.
Intanto, chi inizia a dare segni sempre maggiori di insofferenza è Salvatore Margiotta, che in uno schema a due Lacorazza – De Filippo rischia di essere di troppo. Come peraltro la quasi totalità dell’attuale classe dirigente dem.

Ieri, in concomitanza con le nomine nella nuova segreteria nazionale, è arrivato l’annuncio dell’adesione del senatore ed ex sottosegretario alle Infrastrutture all’intergruppo parlamentare a trazione Italia viva – Forza Italia – Lega a favore del ponte sullo stretto di Messina.

«Ho sempre ritenuto che un grande Paese – e l’Italia lo è – deve avere l’ambizione di realizzare infrastrutture che siano gioiello e modello della grande tradizione ingegneristica italiana». Così Margiotta in una nota. «Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza abbiamo previsto l’Alta velocità Salerno-Reggio Calabria, mentre sono in fase di appalto importantissimi interventi in Sicilia. È del tutto evidente che tale disegno infrastrutturale vada completato con il collegamento dell’isola alla parte peninsulare del Paese».

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