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Un momento dei lavori del Consiglio regionale di martedì scorso

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Per la mancata attribuzione in bilancio di fondi a Comuni e Province, destinate in particolare ai servizi sociali, il presidente della Regione, Vito Bardi, è riuscito a compattare (mai accaduto prima), sindaci, sindacati, molti partiti di opposizione e tante associazioni. «Conseguenze disastrose per i bisognosi, chiediamo incontro al prefetto»

POTENZA – Non solo le proteste dei sindaci, dell’Anci, di Ali, oltre che dei consiglieri regionali di opposizione. L’approvazione dell’assestamento di bilancio alla manovra finanziaria 2023-25 ha avuto anche il “merito” di compattare diversi partiti di opposizione, alcune organizzazioni sindacali e associazioni. Tutti pronti -situazione mai verificatisi in precedenza durante la legislatura in corso – ad «avviare una serie di iniziative» e a chiedere «un incontro al prefetto di Potenza per riferire quanto sta accadendo e sulle conseguenze disastrose che si stanno determinando nei nostri comuni».

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Lo annunciano in un comunicato il Partito democratico, il Movimento cinque stelle, il Partito socialista italiano, i Verdi e La Basilicata possibile, le organizzazioni sindacali Cgil e Uil e le associazioni: Ali (la Lega delle autonomie locali di Basilicata) e Forum terzo settore. Comunicato che hanno deciso di elaborare in maniera congiunta nella serata di di martedì scorso, durante una riunione svoltasi proprio dopo le decisioni assunte in Consiglio regionale sull’assestamento di bilancio. A provocare il tutto è stata la contestatissima mancata attribuzione in bilancio di risorse a Comuni e Province destinate in particolare ai servizi sociali.

«È incomprensibile la decisione assunta dalla Giunta della Regione Basilicata – scrivono i partiti e le organizzazioni firmatarie – che anche con la manovra di assestamento del Bilancio di previsione 2023 si è rimangiata tutti gli impegni assunti sia alla fine dell’anno scorso sia più recentemente, nel mese di maggio 2023, nel corso della discussione e approvazione del Bilancio di previsione.

Nell’arco di alcuni giorni sono scomparse anche le più flebili speranze circa un ripensamento del presidente Bardi e della sua Giunta sulla mancata attribuzione di risorse sul capitolo fondamentale dei servizi sociali e alla persona. Infatti – aggiungono -, nonostante le innumerevoli sollecitazioni che da più parti sono arrivate all’indirizzo sia del governo regionale che dello stesso Consiglio, con il voto sull’assestamento del bilancio non è prevista la copertura dei servizi erogati dai Comuni attraverso gli Ambiti territoriali sociali. Si tratta di servizi essenziali alle persone maggiormente bisognose: disabili, anziani e bambini».

Pd, M5s, Psi, Verdi, Basilicata possibile, Cgil, Uil, Ali e Forum terzo settore sottolineano nel documento che «è solo il caso di ricordare che per tutto il 2023 mancheranno all’appello 21 milioni di euro con la conseguenza di dover ridurre se non azzerare molti servizi a quella parte della popolazione più fragile. Nessun finanziamento viene assegnato al Fual (il Fondo unico autonomie locali, Legge regionale 23/2018) che riguarda tutti i Comuni e le due Province di Potenza e Matera. Nel 2022 furono destinati a tale Fondo 12 milioni euro di cui 1,2 milioni non sono stati mai assegnati».

I firmatari del documento evidenziano che «i Comuni inseriscono nel loro bilancio di previsione le somme che presuntivamente saranno loro assegnate considerato che tali contributi sono espressamente previsti dallo Statuto regionale e dalla Legge sopra richiamata. È facile comprendere che ad oggi i Comuni dovranno rivedere le loro previsioni e tagliare servizi. Anche sulle attività culturali registriamo assoluta insensibilità della Regione – proseguono – che non tiene conto del grande ruolo, anche economico, svolto dalle attività di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Nessuna risposta viene data alla richiesta dei Comuni sull’assegnazione di risorse per abbattere la bolletta del gas per gli edifici comunali ed in particolare per le scuole».

Partiti e organizzazioni coinvolte spiegano di aver «richiamato solo alcune delle questioni emergenti di cui il Bilancio della Regione dovrebbe farsi carico e che sono state letteralmente ignorate dalla Giunta regionale e dalla maggioranza che ha approvato l’assestamento. D’altro canto chi guida la Regione Basilicata non ascolta le istanze dei territori e nel contempo è succube delle decisioni del governo nazionale come dimostra la controversa vicenda della costituzione della nuova Società “Acque del Sud S.p.A.” (LEGGI) con cui il governo Meloni ha deciso di sottrarre ogni competenza al territorio lucano sul governo della risorsa naturale fondamentale.

La condizione difficile che vive la comunità – sostengono – avrebbe consigliato attenzione e dedizione da parte del presidente Bardi e del suo governo verso i cittadini e verso le amministrazioni locali che quotidianamente fronteggiano le emergenze. Al contrario appare sempre più chiaro che la protervia che caratterizza l’azione della Giunta regionale è finalizzata ad umiliare i territori per renderli succubi delle volontà e delle decisioni regionali».

Da qui la decisione di «avviare una serie di iniziative a partire da una conferenza stampa che si svolgerà nella prima settimana di agosto per informare sulle problematiche esposte e per chiedere un incontro al prefetto di Potenza per riferire quanto sta accadendo e sulle conseguenze disastrose che si stanno determinando nei nostri comuni».

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