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Il governatore lucano Bardi

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PAROLA chiave? “prevenzione“; Immediata sfida attuale? “Asintomatici, pauci-sintomatici, residenze per anziani.” A parlare dopo il traguardo raggiunto ieri dalla Basilicata che ha segnato il suo primo giorno a contagi zero è il Governatore della Regione, Vito Bardi, che all’Adnkronos preannuncia: “Il 26 potremo finalmente liberare le zone rosse. Abbiamo controllato a tappeto tutte le case di cura per anziani, senza riscontrare positività, a parte una a Tricarico. Per asintomatici e pauci-sintomatici, ho identificato strutture ad hoc a copertura dell’intera Basilicata.”
“Gli asintomatici saranno ricoverati a Matera dove gli è stato dedicato un intero piano dell’ospedale – racconta il presidente della Regione – a Potenza e nell’ex ospedale di Venosa, dove abbiamo realizzato 100 posti; ed in un presidio isolato a Villa D’Agri.” Tra i progetti in cantiere, “a Moliterno – anticipa – vorrei partire con uno screening a tappeto della popolazione, con tamponi e analisi sierologica, per verificare se ci sono positività ed identificare asintomatici e pauci-sintomatici.” Controlli serrati anche “per circa 5mila persone tra anziani e assistenti sanitari a loro dedicati.”
“Se continua il trend positivo, dovremo prepararci alla fase due. Stiamo mettendo a punto un piano strategico per il turismo e l’agricoltura“, prosegue il Governatore. Riapriranno gli impianti balneari? “Questo è un altro grosso problema – replica – Certo qualche apertura bisognerà farla.”
E le scuole? “Mi spaventa la possibilità di nuovi picchi ad ottobre. Dobbiamo valutare sulla riapertura a settembre, essere attenti e sicuri di quello che si fa.” A dicembre? “Potremo parlarne tra un mese. Si vive alla giornata.” Al traguardo invece l’accordo con il Miur ed il ministero della Sanità per l’istituzione di una facoltà di Medicina a Potenza: “Era stato elaborato prima che arrivasse la pandemia – comunica Bardi – Adesso sarà uno stimolo in più.”
Qual è la ricetta segreta del “modello” Basilicata? “Fin dall’inizio – risponde il Governatore – ho attuato una politica di prevenzione, ho bloccato i rientri dal nord, ho stretto con censimenti e quarantene isolando immediatamente i comuni in cui c’erano focolai, specialmente Tricarico, dove è stata colpita dal virus una Casa di cura ed Irsina. Ho istituito squadre anti-covid, il cui compito è assistere a casa persone positive al Covid-19 per evitare di intasare gli ospedali. Il tutto sempre nell’ottica di isolare il positivo e ricostruire la catena dei contagi.”
Tra i casi emblematici che hanno fatto scuola, quello del comune di Rapolla dove “durante le visite di condoglianze ad una famiglia, a seguito di un decesso, si sono contagiati tutti e ci sono stati anche due morti.” Parola d’ordine dunque? “Evitare assembramenti, riunioni. Mai abbassare la guardia, tanto più che ad ottobre è prevista una nuova ondata, ancora più forte nelle regioni del Mezzogiorno.”

Roberta Lanzara Adnkronos

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