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POTENZA – Restrizioni anti virus da “zona rossa” confermate a Pomarico, dove la stretta era scattata il 27 marzo, ed estese a Castelmezzano, Satriano di Lucania e San Fele. Osservati speciali i comuni di Filiano, Pescopagano e Grassano. Mentre tornano in “zona arancione”, come il resto della regione: Picerno, e Teana, blindati a loro volta dal 27 marzo, e Palazzo San Gervasio, chiuso per virus dalla scorsa settimana .
E’ questo il verdetto del governatore Vito Bardi che ieri mattina ha firmato una nuova ordinanza di «misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid 19».

Le nuove disposizioni entreranno in vigore a mezzanotte, quando perderanno efficacia quelle contenute nella precedente ordinanza del governatore in materia di mini zone rosse regionali e resteranno in vigore «fino al 18 aprile 2021».

All’interno dell’ordinanza si cita, in particolare, una comunicazione dell’unità di crisi anti virus della Regione datata 9 aprile, con le indicazioni raccolte dal sistema di monitoraggio dell’andamento della pandemia in Basilicata elaborato dai tecnici del Dipartimento salute di via Verrastro. Un sistema basato su una serie indicatori fondamentali: «percentuale di casi positivi per covid 19 ogni 100.000 abitanti – settimanale per comune; percentuale di casi positivi per covid 19 sui casi testati – settimanale per comune; indicatori elaborati sui casi positivi per covid 19 segnalati sulla piattaforma regionale nella settimana precedente a quella della rilevazione».

Quindi, «per quanto riguarda i comuni di Filiano, Pescopagano e Grassano», si evidenzia che «i dati indicano la necessità di un costante monitoraggio ed un’attenta analisi, finalizzate ad eventuali misure di contenimento (zone rosse) da definire nei prossimi 2/3 giorni».
Rispetto ai comuni «già zona rossa», invece, si spiega che «Pomarico, pur rimanendo al di sopra dei valori di riferimento, mostra un lieve miglioramento, ma si ritiene necessario mantenere ancora le misure di contenimento e di contrasto adottate (zona rossa)». Mentre Picerno e Teana mostrano, «un miglioramento di tutti i parametri».

Nemmeno una citazione, quindi, per Palazzo San Gervasio. Ma il sindaco Michele Mastro, contattato dal Quotidiano del Sud, ha rassicurato che non si tratta di una dimenticanza e che effettivamente a partire da domattina i suoi concittadini potranno tornare dal barbiere e ad acquistare beni non essenziali.

Le nuove zone rosse erano in qualche modo attese visto l’andamento dei contagi negli ultimi giorni.
A Castelmezzano, in particolare, c’era stata anche una denuncia del sindaco, Nicola Valluzzi, che aveva stigmatizzato certi comportamenti che «hanno sottoposto a rischi la comunità e le nostre persone più fragili». Rischi che puntualmente si sono materializzati, proprio mentre si avviava la campagna vaccinale per i più anziani.

Come emerso da un’inchiesta del Quotidiano del Sud, infatti, proprio il piccolo borgo delle Dolomiti era stato il centro più penalizzato dai ritardi della campagna vaccinale dedicata alla popolazione con più di 80 anni. Pur avendo, in percentuale, una popolazione molto più anziana di altri centri dove le somministrazioni sono iniziate prima.

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