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Il prefetto di Potenza, Annunziato Vardè

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Il prefetto Vardè chiama il Comune per coinvolgere i cittadini nella sicurezza. L’idea: una sola persona per comitato contatterà le forze di polizia


POTENZA – Hanno scelto di vivere in periferia per vivere più sereni, per non sentirsi soffocati dal condominio e dalle sue regole, per godere del silenzio e della pace della campagna. Ma, da molti mesi, gli abitanti delle contrade potentine quella pace l’hanno persa. Contrada Cavaliere, Botte, Ciciniello, Rossellino da un paio di mesi a questa parte sono tornate nel mirino dei ladri. «Non viviamo più tranquilli – spiegano alcuni residenti che hanno, però, scelto l’anonimato – neppure riusciamo a dormire più la notte, per paura che qualcuno si intrufoli in casa e ce lo possiamo trovare davanti all’improvviso».
Qui i residenti parlano di ladri che si sono fatti sempre più audaci: «Qualche settimana fa – raccontano – non lontano dalla Caserma dei Vigili del fuoco, sono entrati in casa anche con i proprietari all’interno. Loro si sono accorti che c’era qualcuno perché all’improvviso hanno visto accendersi le luci in una stanza che ha il meccanismo di avvio solo se entra qualcuno». Audaci e velocissimi: praticamente impossibile prenderli. Evidentemente lasciano le auto molto lontano dalla casa scelta, poi si lanciano per le stradine delle campagne, favoriti – e questo è l’altro punto dolente – dalle tenebre che avvolgono queste strade.
«Quello che chiediamo al più presto – continuano – è l’illuminazione. Ci sono intere zone che la sera restano completamente al buio. E lì anche mettere i sistemi di videosorveglianza è inutile, non si vede niente. Abbiamo chiesto più attenzione da questo punto di vista, ma si continuano a ignorare le richieste di noi che viviamo nelle contrade. L’unico che ci ha mostrato interesse è il prefetto. E lo ringraziamo, perché ancora ci fa credere che anche noi siamo cittadini».
Il prefetto Annunziato Vardè, nell’ultima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, si è detto molto preoccupato dalla frequenza dei furti nelle contrade. Ha predisposto un aumento dei controlli in queste aree, ma soprattutto ha sollecitato l’amministrazione comunale perché si arrivi, nel giro di due settimane, a sottoscrivere un protocollo d’intesa per il controllo di vicinato. Sarebbe un passo avanti importante, che potrebbe magari restituire un po’ di serenità ai cittadini.
«L’iniziativa – ha spiegato il prefetto – prevede la costituzione di un comitato per ogni contrada, formato dagli abitanti della zona che eleggono un rappresentante il quale avrà poi il compito di interfacciarsi con le forze di polizia coinvolte nell’attività di prevenzione e di controllo del territorio. Dal punto di vista operativo, gli abitanti di ogni contrada segnaleranno al proprio coordinatore di zona ogni movimento o situazione sospetta che, opportunamente vagliata da quest’ultimo, sarà poi trasmessa dal responsabile di zona alle forze di polizia, astenendosi da qualunque forma di iniziativa personale o collettiva». Serve ora che gli abitanti delle contrade costituiscano i comitati di zona, perché il processo possa avviarsi. E per questo Vardè si è detto disponibile «anche a incontrare gli abitanti delle contrade, unitamente ai rappresentanti delle forze di polizia e all’amministrazione comunale, per spiegare come verrà attuato l’accordo e per ribadire l’importanza della massima collaborazione da parte di tutta la popolazione».

BASILICATA POSSIBILE: «LE PROMESSE ELETTORALI PAROLE VUOTE» Intanto il gruppo cittadino “Ruralità e contrade” di La Basilicata Possibile, prova a incalzare il sindaco di Potenza, Mario Guarente che «in colpevole continuità con le precedenti amministrazioni, manifesta una preoccupante sottovalutazione della realtà rurale del territorio comunale».
Secondo il gruppo di cittadini, infatti, «non c’è cura e manutenzione per il patrimonio viario e, ad oggi, non si ha informazione circa un piano neve che sia pronto e tempestivo, pur nell’immediatezza del periodo invernale».
Preoccupante è la situazione della raccolta differenziata, «sia per l’igiene pubblica, con cassonetti utilizzati anche da cittadini dei paesi limitrofi, spesso stracolmi di rifiuti di ogni tipo, sia per l’assalto di cani randagi e cinghiali. Per non parlare poi dei trasporti pubblici, già insufficienti in città, che non tengono conto della peculiarità delle contrade costringendo i loro abitanti a sopportare gli ulteriori costi dell’acquisto e della manutenzione di un numero spropositato di auto anche solo per potersi recare al lavoro, ai luoghi di studio o di svago».
Il gruppo civico, pertanto, chiede venga attivata «una Conferenza permanente e non attraverso facili accorpamenti di rioni e quartieri, che senza alcuna logica, pare, qualche zelante assessore stia provando a realizzare. Pensiamo che una rivisitazione puramente formale dei comitati territoriali sia esercizio inutile. In campagna elettorale avevamo proposto contrade più sicure, più pulite, meglio servite, più coinvolte. A fronte delle nostre proposte, le promesse elettorali di Guarente rimangono solo parole vuote».

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