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Assalto poco dopo mezzogiorno in via dei Mille: lui e lei con il casco affiancano un automobilista e lo costringono a fermarsi

di ANTONELLA GIACUMMO
e ALESSIA GIAMMARIA

POTENZA – Erano in due, un ragazzo e una ragazza a quanto sembra. A bordo di una moto (da cross stando a una prima ricostruzione), con i caschi integrali.
Sono circa le 12.30, quando passa nella zona di via dei Mille (contrada Baragiano, per la precisione), l’auto di un uomo di 59 anni. La moto si avvicina, si affianca al mezzo, con una pistola i giovani gli intimano di fermarsi. Il 59enne ferma l’auto, ritrovandosi in una scena vista forse in un film, certo non mai a Potenza. I due ragazzi, infatti, aprono lo sportello, fanno scendere violentemente l’uomo dall’auto e gli puntano contro una pistola.
Vogliono soldi, tutti quelli che ha addosso. L’uomo ha un borsello, lo prendono e arraffano quello che trovano. Solo pochi soldi, forse una ottantina di euro. I rapinatori li prendono e scappano via con quella stessa moto da cross con cui lo avevano affiancato.
Si svolge tutto in pochi terribili momenti. Una strada isolata, ma non poi così tanto. In zona ci sono diverse attività commerciali e artigianali, c’è un deposito di tir, c’è l’Agenzia delle Entrate. Ed è per questo che i rapinatori devono fare tutto in fretta, in pochi minuti, per evitare che qualcuno possa accorgersi di quello che sta accadendo.
Quando i due si allontanano, il 59enne, ancora sotto shock, chiama subito il numero unico delle emergenze, il 112, per allertare i carabinieri che, infatti, dopo poco raggiungono la zona.
Ora sul caso indagano la Compagnia provinciale di Potenza e il Reparto operativo dei carabinieri.
Sulla dinamica gira, in realtà, anche un’altra versione, secondo la quale i due rapinatori avrebbero inscenato un finto incidente per far fermare l’auto. Una versione non confermata dai carabinieri. Al di là di questo resta però il fatto che un episodio del genere a Potenza non si era ancora mai registrato. Un episodio che conferma, quindi, come Potenza stia decisamente perdendo quella che è stata, finora, la sua carta vincente: la sicurezza e la tranquillità. Campanello di allarme sono senza dubbio i continui furti nelle contrade circostanti, ma un episodio come quello accaduto ieri mette in evidenza come la criminalità abbia fatto la sua comparsa anche in quella che era una città sicura.
Una rapina a mano armata, così per strada, qui non l’hanno mai vista. E poi c’è quella moto da cross, che i cittadini ormai tutti collegati da gruppi su whatsapp e Facebook, hanno segnalato diverse volte in passato nei diversi tentativi di furto. Azioni rapide e veloci, l’obiettivo è far cassa subito e far perdere le proprie tracce, in questa rapina come nei furti nelle abitazioni. Per questo è difficile per gli inquirenti riuscire a risalire ai colpevoli che, tra l’altro, si muovono sempre – e sempre con accurata conoscenza – tra le campagne del capoluogo, sapendo che così è più semplice anche far perdere le proprie tracce.
Alcuni residenti della zona invocano maggiori controlli anche attraverso i nuovi impianti di videosorveglianza. Ma le telecamere – anche negli ultimi furti – non sono state un deterrente. Né hanno finora fornito elementi utili per risalire ai ladri. Stavolta però la situazione si complica per la presenza di una pistola, tirata fuori e puntata contro un uomo. Un episodio che forse mette definitivamente la parola fine sulla favola dell’isola felice.

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