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Ancora morti sul lavoro. Questa volta la tragica roulette russa che sta interessando tutto il Paese, ha turbato la comunità di Gravina in Puglia, che ieri ha perso un altro giovane lavoratore, a Genzano di Lucania nel Potentino.
Si tratta del 39enne Cosimo Tritto, che lavorava per conto della ditta alla “Scianatico Laterizi”, situata su una strada che porta a Spinazzola.


Ancora da chiarire la dinamica, ma sembra che l’operaio sia stato travolto da un macchinario che stava manutenendo, mentre lavorava nei pressi dell’altoforno. Lascia moglie e tre figlie.
L’incidente è accaduto in tarda mattinata, Tritto è stato portato in elisoccorso al San Carlo di Potenza, dove è morto dopo qualche ora.

La Uil Basilicata esprime il cordoglio alla famiglia dell’operaio e sollecita indagini rigorose, per ricostruire l’incidente e risalire ad eventuali responsabilità, rinnovando l’impegno a sostegno della campagna “Zero morti sul lavoro”, avviata dal 5 marzo scorso, che è parte integrante dell’iniziativa unitaria Cgil, Cisl, Uil denominata “Fermiamo le stragi”.

«Ancora una volta sono gli impianti industriali come i cantieri edili –sottolinea la Uil– a confermarsi i luoghi di lavoro a maggiore rischio per i lavoratori e che quindi necessitano la massima attenzione per il rispetto dei protocolli di sicurezza. Siamo mobilitati come segreteria confederale insieme a tutte le organizzazioni di categoria –aggiunge la nota- per svolgere iniziative sul territorio e nei luoghi di lavoro che mettano al centro dell’azione sindacale l’obiettivo di zero morti sul lavoro.

Un impegno quotidiano contro un massacro incivile. Lo abbiamo fatto in questi mesi e lo ribadiamo: serve un piano nazionale con specifici riferimenti territoriali per aggiornare i Protocolli sulla sicurezza sottoscritti lo scorso anno con il Governo, anche introducendo due capitoli riferiti ai lavoratori fragili e alla formazione. Tutto questo con una specifica attenzione per i comparti fabbriche e costruzioni che si confermano quelli con maggior numero di morti ed incidenti».

Il sindaco di Gravina, Alesio Valente, sentito dal Quotidiano si è detto addolorato per «questo ennesimo figlio della città morto sul luogo di lavoro. -ha detto- Siamo sconvolti e vicini al dolore della famiglia. Fa rabbia dover assistere a questo stillicidio di decessi sul lavoro, soprattutto perché si tratta quasi sempre di persone molto giovani».

Dal convegno della Cgil a Matera, il segretario lucano Angelo Summa ha parlato della necessità di «istituire l’omicidio colposo anche per i datori di lavoro, con quella di dare quanto prima un nuovo impulso alle ispezioni». Il segretario della Cisl lucana, Vincenzo Cavallo, chiede: «Una sferzata decisa nei controlli che devono essere più capillari e severi. Al più presto va risolta la carenza strutturale del personale ispettivo, che nel 2020 in Basilicata si è ridotto del 20 per cento, un dato che conferma come nella nostra regione, al netto dei proclami, non solo non si investe in sicurezza ma si disinveste, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti».

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