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POTENZA – Il collegio del Tribunale di Potenza presieduto da Rosario Baglioni ha assolto dall’accusa di peculato il vicesindaco di Vietri di Potenza ed ex presidente dell’associazione di volontari di Protezione civile del paese, Antonio Russo, e il suo successore al vertice dell’associazione di volontari, Claudio Buono.


I giudici hanno accolto le richieste dei difensori dei due imputati: per Russo gli avvocati Alessandro Singetta e Christian Giordano, che è anche il primo cittadino di Vietri; e Franco Sarno per Buono. Di qui il verdetto con la formula per cui «il fatto non sussiste». Mentre il pm Matteo Soave, poco prima, aveva chiesto una condanna a 4 anni di reclusione per entrambi.
La vicenda era finita nel mirino degli inquirenti nel 2018 dopo una denuncia della minoranza in consiglio comunale.


Secondo l’accusa, infatti, Russo e Buono si sarebbero impossessati di un’auto, una Skoda Octavia, che era stata confiscata nel 2015 dal Tribunale di Udine e poi assegnata all’associazione di volontari di Protezione civile di Vietri.


Russo, in particolare, l’avrebbe utilizzata «per fini meramente personali» fino a giugno del 2017, quando ha ceduto la guida dell’associazione di volontari, e 5 mesi dopo l’avrebbe acquistata per 100 euro in luogo dei 2.500 euro di valore effettivo stimati dagli inquirenti con la complicità di Buono. Acquisto che sarebbe stato perfezionato senza la sottoscrizione del tesoriere.


Di diverso avviso, però, si è mostrato il collegio del Tribunale, che nelle prossime settimane dovrebbe depositare le motivazioni della sua sentenza.
«C’è grande soddisfazione». Questo il commento di Buono al Quotidiano del Sud. «Ci aspettavamo questa assoluzione perchè effettivamente non è stato commesso alcun reato. In questi anni, sin dalla denuncia presentata a luglio 2018, io e Russo – e le persone a noi vicine – abbiamo ricevuto offese,

denigrazioni e ricostruzioni fantasiose sulla realtà dei fatti, da diverse persone (poche, per fortuna), che non hanno avuto rispetto nel percorso della giustizia. In silenzio, abbiamo fatto finta di niente, e ci siamo sottoposti al processo, senza trovare alcun escamotage, anzi, accelerandolo, convinti della totale innocenza. Dispiace per chi è rimasto deluso e per chi, da giorni, festeggiava qualcosa che non è arrivato».


« Bisogna avere sempre rispetto per il lavoro della giustizia e saper attendere». Ha concluso l’ex presidente dell’associazione di volontariato di Protezione civile di Vietri, indirizzando un grazie per il lavoro svolto anche ai legali: «Sarno, Felitti, Giordano e Singetta».


A gennaio del 2020 l’auto al centro del processo conclusosi ieri era andata distrutta in un incendio di origini dolose poco lontano dall’abitazione di Russo.
Per questo motivo il vicesindaco era stato sottoposto per un periodo dal prefetto di Potenza anche a una misura di sorveglianza.

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