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Lo stadio Viviani di Potenza

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POTENZA – Il Potenza calcio si muove ufficialmente e chiede al sindaco Guarente, a giunta e consiglio comunale, quali sono le intenzioni in merito alla possibilità o meno di realizzare un nuovo stadio in città. Nello specifico la società di calcio chiede anche “un cronoprogramma temporale di eventuale realizzazione, sulla necessità di voler creare una infrastruttura idonea alla partecipazione ad un campionato professionistico ovvero, in mancanza di una volontà di realizzare un nuovo Stadio, quali misure intende porre in essere su quello esistente e quali eventuali altri infrastrutture da mettere a disposizione per lo sviluppo delle attività giovanili”. La nota è scritta e protocollata ed è immediatamente successiva all’esito di un consiglio comunale nel quale sono venute fuori alcune ipotesi di ragionamento proprio sulla realizzazione di un impianto calcistico.

In particolar modo il sindaco Guarente ha fatto riferimento a due possibili evenienze: la prima riguarda l’area di Bucaletto, la seconda a una donazione, che potrebbe a breve realizzarsi, da parte di una cittadina di Potenza di un terreno da 21 ettari in contrada Centomani, da utilizzare proprio per la realizzazione dello stadio (LEGGI LA NOTIZIA).
Il Potenza va oltre, però, e pretende urgenti informazioni in merito al fine di programmare la sua attività per i prossimi tre anni.
Scrive l’amministratore unico della società, Daniele Flammia: «Il Potenza, da ormai 5 mesi, è in attesa di conoscere quali atti si intendono avviare. L’attività di soggetto capofila, da parte di questa società, per realizzare nell’area ex Cip Zoo è giunta a conclusione visto l’inattività da parte di amministratori comunali e regionali, e per questa ragione la società ha la necessità di programmare un business plan triennale per l’esercizio della propria attività e la valutazione della permanenza, o meno, in un Campionato professionistico di Calcio visto che l’infrastruttura Stadio è elemento primario per tale programmazione. Il sindaco Guarente ha paventato una serie di possibilità per la realizzazione di un nuovo stadio, pur non esplicitando chi dovesse realizzarlo e con quali tempistiche», per cui, aggiungiamo noi, la chiarezza (e la rapidità delle risposte) è fondamentale per poter programmare il futuro.

Nel frattempo, il presidente Salvatore Caiata, intervenendo in una trasmissione televisiva ha svelato quale era il gruppo di investimento per la nuova struttura: «Si trattava del gruppo Conad nazionale che, però, di fronte al troppo tempo che si è perso senza ottenere nessun tipo di interlocuzione con gli amministratori, nè tanto meno un tavolo tecnico ha preferito defilarsi e pensare ad altre zone». Ed in effetti, dal momento che il presidente ha fatto riferimento a un disimpegno di Conad ad inizio anno, spulciando nella rete si viene a conoscenza che questo gruppo si vorrebbe far carico della riqualificazione dello stadio di Senigallia, realizzando un supermercato, altre attività commerciali e una palestra, attraverso un partnetariato pubblico-privato per la riqualificazione urbana di una area inutilizzata. A Potenza no?

GIUZIO (BP): IL POTENZA DEVE PAGARE 27MILA EURO DI LUCE – Il consigliere comunale di opposizione Francesco Giuzio (Basilicata Possibile) attraverso una nota pubblicata sul suo profilo Facebook ha colto l’occasione per entrare nel merito della discussione su uno stadio nuovo in città per «andare a verificare come stanno le cose per quanto riguarda il Viviani», come ha scritto. Dalla nota emerge quanto segue: «il 22 ottobre scorso ho scoperto che il Potenza Calcio non aveva ancora rimborsato il Comune (cioè tutti noi) per le spese relative alla fornitura elettrica, per la modica cifra di euro 27.628,85. Ho chiesto con interrogazione all’assessore Guma di avere notizie lo stesso giorno, e il 22 gennaio ho chiesto nuove delucidazioni in merito. L’assessore al Bilancio mi ha risposto che il 13 febbraio 2020 il Potenza calcio è stato invitato a rimborsare il comune di Potenza, entro 30 giorni, della somma di euro 27.628,85. Quindi, mentre il Potenza non rimborsava il comune di Potenza per la fornitura di energia elettrica, l’assessore allo Sport e l’assessore al Bilancio erano ignari di tutto. Se io non avessi presentato interrogazione il 22 gennaio, la nota con l’ultimatum di 30 giorni del 13 febbraio, sarebbe partita? Spero davvero che questa inconsapevolezza da parte della giunta comunale sia frutto di scarsa capacita’ ad adempiere ai propri compiti (lo so, non proprio una situazione ottimale) e non il frutto di queste commistioni tra politica e mondo dello sport nella nostra città, che sono legittime, ma che in situazioni come queste compromettono la trasparenza dell’operato della giunta. Sono sicuro – conclude Giuzio – che chi deve pagare pagherà, e il rispetto della legalità verrà ripristinato senza arrecare danno alla collettività».

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