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L’Unione sindacale di Base presidierà l’area di Venosa: «Pronti ad azioni più forti»

VENOSA – L’ultimatum sta per scadere. Questa mattina entro le 12 il campo di Boreano sarà sgomberato.
L’ordinanza del sindaco Gammone sarà operativa ma non tutti sono d’accordo con questa soluzione.
«Una decisione irresponsabile e piena di interrogativi oscuri – sostiene Aboubakar Soumahoro dell’esecutivo nazionale dell’Unione sindacale di base – in quanto avviene nel momento in cui i braccianti hanno deciso di organizzarsi sindacalmente con l’Usb per sottrarsi ad ogni forma di sfruttamento e di ricatto lavorativo e sociale».
Il messaggio è chiaro e il sindacato punta il dito contro la Regione e la task force. Secondo Aboubakar Soumahoro, lo sgombero: «avviene disattendendo i contenuti dell’accordo scaturito in seguito alla manifestazione dei braccianti lo scorso 12 maggio sotto la Regione Basilicata e senza che ci sia una struttura alternativa idonea ad accogliere tutti questi lavoratori».
Più duro, Francesco Castelgrande dell’Usb Basilicata: «Per rispondere a questo atto intimidatorio, che vuole soffocare l’organizzazione dei braccianti, abbiamo deciso di organizzare un’assemblea permanente che si terrà a Boreano. Non escludiamo inoltre più forti azioni di protesta».
Il sindacato nella giornata di ieri ha mandato una richiesta d’incontro al Presidente della Regione Basilicata, “al fine di intraprendere iniziative volte a scongiurare probabili tensioni sociali. Un percorso che passa attraverso l’attuazione dell’accordo con l’individuazione di una sistemazione abitativa dignitosa e il rispetto delle condizioni lavorative, nonché per il rispetto degli accordi da parte di tutte le Istituzioni interessate”. Sono una trentina i “residenti” a Boreano. Sono quelli che hanno scelto volontariamente di non utilizzare la struttura messa a disposizione della Regione. Nonostante la lettera di sgombero, molti ragazzi hanno preferito ricostruire le case di cartone. C’è chi sostiene che lo hanno fatto non tanto per loro, ma per accogliere i flussi di stagionali che stanno per riversarsi al confine tra Puglia e Basilicata per la campagna del pomodoro.

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