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Il terremoto è stato localizzato dall'Ingv di Roma

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SONO state avvertite anche in Basilicata e in Calabria, come nel resto del Sud Italia, le due importanti scosse sismiche che poco prima dell’una di notte, per la precisione alle 00.54, e alle 7.48 sono state registrate in Grecia.

Per il primo terremoto, di magnitudo 6.8, l’epicentro, è stato localizzato nel mar Ionio, a 38 chilometri dall’isola di Zante, ad una profondità di 14 chilometri. La scossa è stata avvertita distintamente fino ad Atene, a circa 300 chilometri di distanza, oltre che in tutto il sud Italia, in Albania e a Malta. I maggiori danni sono stati registrati a Zante, in particolare nel maggior porto dell’isola, che comunque resta in funzione. Per diverse ore la fornitura di energia elettrica è stata interrotta

La scossa, di tipo ondulatorio, è stata avvertita soprattutto sui versanti ionici, ma più in generale da tutta la Calabria fino in Campania, oltre che in Puglia e in Sicilia.

La seconda scossa a distanza di circa 7 ore è avvenuta nel medesimo punto con una magnitudo di 5.0 e ad una profondità di 15 chilometri.

In un primo momento era stata anche diramata una allerta Tsunami per le coste ioniche del sud Italia. Alle 6.38 l’allerta è comunque rientrata senza che si sia prodotta una onda anomala anche se intorno alle 3 è stata registrata al mareografo di Le Castella nel Crotonese una anomalia di 10 centimetri.

Il capo della Protezione civile calabrese Carlo Tansi in merito ha chiarito che «per tutta la notte – ha detto Tansi – abbiamo seguito l’evoluzione della situazione attivando le procedure previste. Dai modelli di riferimento abbiamo visto che i valori di un eventuale tsunami avrebbero potuto raggiungere il metro. Giusto pochi giorni fa avevamo fatto un’esercitazione proprio per questo».

Andando nel dettaglio si è verificato un innalzamento del mare tra i 6 e i 9 cm e soltanto in una zona della Calabria. L’innalzamento di 6 centimetri è stato registrato dalle boe di segnalazione a largo di Crotone in una zona chiamata Le Castelle; il picco massimo, 9 cm, è invece stato registrato nel porto di Crotone. Nessuna variazione significativa del mare è stata invece rilevata dalle boe in Puglia, Basilicata, Sicilia e nelle altre zone della Calabria.

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