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«Non è normale tutta questa aggressività, non è normale che Antonio, tutte le volte che si deve sfogare usa contro di me quelle brutte parole, io mi sono stancata, non lo voglio più perdonare. Antonio ha sbagliato stasera per l’ennesissima volta».


E’ questo il contenuto di un audio che Dora Lagreca ha inviato nei giorni scorsi a una delle amiche. L’audio, fatto ascoltare ieri sera dalla trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto”, racconta una storia un po’ diversa da quella che il fidanzato ha ricostruito nelle ultime ore. Lui parla di normali litigi, ma in questi audio Dora dice di essere stanca, di non voler più perdonare. E dice di aver parlato di questa eccessiva aggressività anche con la mamma di Antonio.
Un amore complicato, passionale sicuramente ma che Dora, in una delle chat con un’amica non esita a definire «tossico». Così, mentre l’avvocato di Capasso, Domenico Stigliani, continua a riferire che l’ultima lite, nella notte tra venerdì e sabato, sia stata causata dalla troppa gelosia della ragazza, convinta che il fidanzato avesse filtrato con un’altra, dalle chat con le amiche emerge anche altro. Viene fuori il ritratto di un ragazzo forse non violento ma aggressivo sicuramente. Si racconta di una relazione difficile, fatta di eccessive gelosie.


Forse tutti questi elementi messi insieme, non riescono ancora a convincere gli investigatori che, anche nella giornata di ieri, hanno continuato a interrogare i vicini di casa, gli amici della coppia. E’ stata violenta la lite tra i due quella notte? I vicini li hanno sentiti urlare?
Quello che viene fuori da video e foto della coppia, è che fino all’ultimo sembrava tutto normale: Dora sorride e appare felice, i due che si baciano appassionatamente. Nulla che faccia pensare al peggio. Però i due avrebbero iniziato a litigare in macchina, mentre andavano verso la mansarda di via Di Giura. Cosa è accaduto lì dentro? Lui si è tolto le scarpe, lei si è spogliata, sembra volesse fare una doccia. E invece, secondo il racconto del fidanzato, apre la finestra e si lancia giù.


Come già riferito ieri, i militari del Reparto di investigazioni scientifiche dell’Arma hanno portato via una parte della copertura in alluminio del balcone, che sarà ulteriormente analizzata per ricercare tracce di Dna, ovviamente di Dora, ed eventualmente del suo fidanzato. I risultati dell’autopsia, con i risultati chimici e tossicologici, arriveranno tra 60 giorni. Nel frattempo, dalle prime indiscrezioni è emerso che non sarebbero evidenti segni di un’eventuale colluttazione o violenza prima della caduta. «Antonio – dice il suo avvocato – era seduto sul divano, stavano avendo una discussione ma non era una vera e propria lite. Lui si è girato e l’ha vista aprire il balcone e lanciarsi di sotto. Ha provato ad afferrarla ma non ci è riuscito». Perché una ragazza sempre sorridente come Dora – ribatte invece la famiglia – avrebbe dovuto fare un gesto del genere? E l’ultimo saluto è pieno di rabbia e dolore.

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