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POTENZA – Il congresso regionale del Partito democratico lucano, commissariato da giugno del 2019, potrebbe arenarsi a due giorni dalla data prevista per l’inizio del voto nei circoli.

Come già avvenuto l’anno scorso, quando i contrasti interni bloccarono la costituzione della commissione che avrebbe dovuto vigilare sulla regolarità della scelta del nuovo segretario regionale.

È questo l’ennesimo colpo di scena materializzatosi ieri pomeriggio durante la tanto attesa seduta della commissione congressuale convocata per la certificazione dei dati del tesseramento, e delle liste di aspiranti a un posto nella nuova assemblea regionale presentate il 6 novembre.

Quattro liste “correntizie”, per 163 aspiranti, a sostegno della candidatura alla segreteria regionale del 28enne “lettiano”, Raffaele La Regina; e cinque liste più corte su base territoriale, per 98 aspiranti in tutto, a sostegno della 34enne sindaca di Genzano, Viviana Cervellino.

A confermare le indiscrezioni iniziate a circolare nei giorni scorsi è stato il presidente della commissione, il romano Donato Riserbato. Ma in pochi avrebbero potuto immaginare che la presenza all’interno delle liste di aspiranti non in regola con l’iscrizione al partito potesse comprometterne 7 su 9. Salvando solo una lista per La Regina e una per Cervellino: quella da 50 nomi espressione degli “zingarettiani” della segretaria provinciale uscente della federazione di Potenza, Maura Locantore, e del deputato ultra-lettiano Vito De Filippo, per il primo; e quella da 20 nomi, centrata geograficamente su Potenza città, per Cervellino.

Inevitabile lo shock degli esclusi, a cui Riserbato avrebbe provato a rimediare offrendo una soluzione “di garanzia” per “sanare” le irregolarità. Soluzione che prevedrebbe la rimozione dalle liste degli aspiranti non in regola, e il loro doppio di genere, dato il principio di alternanza con cui sono state costruite.

Contro questa ipotesi, però, si è immediatamente schierato il fronte che sostiene Cervellino, che in un eventuale scontro ristretto a una lista per ognuno dei 2 candidati segretari vedrebbe ridotto il gap di partenza con La Regina. Soprattutto a Matera, dove il 28enne lettiano poteva contare su 2 liste molto più attrezzate dell’unica lista territoriale della rivale, come quella dei “franceschiniani” guidati dall’ex parlamentare Carlo Chiurazzi, e quella degli orlandiani riuniti dal capogruppo in Consiglio regionale Roberto Cifarelli, tra cui compare anche l’ex sindaco di Matera Salvatore Adduce.

A pesare, poi, ci sono le tensioni interne al fronte La Regina, che potrebbero portare alla sindaca alcuni dei voti destinati alla lista animata dai due ex presidenti del Consiglio regionale, Vito Santarsiero e Piero Lacorazza. Data la nota contrapposizione con Locantore consumatasi nei giorni scorsi. 

«Avanti rispettando le regole. No a soluzioni arrangiate». Questa la linea dei sostenitori della sindaca di Genzano, tra cui spiccano il senatore Salvatore Margiotta e i fratelli Gianni e Marcello Pittella. 

La Regina invece, contattato dal Quotidiano del Sud, ha espresso «fiducia nel lavoro della commissione».

Resta solo da capire se si andrà avanti con l’uno contro uno, o la soluzione proposta da Riserbato sarà approvata senza il voto unanime della commissione regionale di garanzia, esponendo il tutto a un ricorso al nazionale. Anche se non manca chi considera plausibile, a questo punto, persino un azzeramento complessivo del congresso e un nuovo commissariamento del partito.

Per assegnare i 95 posti nella nuova assemblea regionale, infatti, non basterebbero nemmeno tutti e 50 gli aspiranti dell’unica lista rimasta pro La Regina e i 20 della lista pro Cervellino. Nel caso in cui quest’ultima dovesse ottenere la maggioranza dei consensi, inoltre, diventerebbe difficile garantirle la maggioranza anche all’interno dell’assemblea, una volta esauriti i nomi presenti nella sua lista. Il tutto nonostante gli oltre 8.383 (2.778 in Provincia di Matera e 5-605 in provincia di Potenza) tesserati certificati, a ieri, e pronti a esprimere il proprio voto.

Per questo oggi è stata convocata una nuova riunione della commissione di garanzia, a Potenza, che si annuncia a dir poco incandescente.

l. a.

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